Chi mi conosce un po’ sa che
abbastanza spesso, quando ne ho la disponibilità, utilizzo nella mia cucina lo Sirop de Liège,
un prodotto a mio avviso eccezionale per versatilità d’uso e caratteristiche
organolettiche.
L’ho voluto utilizzare questa volta in un risotto, utilizzando anche un altro grande prodotto, costoso, di cui avevo un residuo di disponibilità (altrimenti non lo avrei utilizzato): il vino ischitano passito secco Giardini Arimei, di cui ho già parlato molto bene qui.
Data la disponibilità relativamente limitata dei due ingredienti, che decisamente caratterizzano il risotto che vi propongo oggi, li ho utilizzati in quantità moderate nella fase iniziale di preparazione del risotto.
Ma, essendo ingredienti che connotano il sapore anche in misura relativamente piccola, il risotto è riuscito molto bene. Ovviamente una parte fondamentale per il buon esito di questo risotto era l’utilizzo di un grande brodo di carne, molto intenso, per controbilanciare il dolce degli altri due ingredienti.
Insomma e “in buona sostanza” ho fatto appassire in un tegame della cipolla con del burro e aggiunto un paio di cucchiai di Sirop de Liège, facendo poi ben amalgamare.
Ho aggiunto un buon riso da risotti (tipo il Carnaroli) e fatto tostare. Ho sfumato successivamente con un bel bicchiere di Passito secco Giardini Arimei.
Da qui in poi non ho fatto altro che aggiungere a poco a poco il buon brodo di carne che avevo precedentemente preparato e ne è venuto fuori, credetemi, un risotto fantastico!
Di grande eleganza, di ottimo equilibrio, di eccellente sapore. Da aggiungere decisamente, dopo questo riuscito esperimento, alla mia “collezione” di grandi risotti.
Chissà se pure quelli della Guida Gallo dei risotti lo prenderanno in considerazione… ;)
Besos a tutti!
L’ho voluto utilizzare questa volta in un risotto, utilizzando anche un altro grande prodotto, costoso, di cui avevo un residuo di disponibilità (altrimenti non lo avrei utilizzato): il vino ischitano passito secco Giardini Arimei, di cui ho già parlato molto bene qui.
Data la disponibilità relativamente limitata dei due ingredienti, che decisamente caratterizzano il risotto che vi propongo oggi, li ho utilizzati in quantità moderate nella fase iniziale di preparazione del risotto.
Ma, essendo ingredienti che connotano il sapore anche in misura relativamente piccola, il risotto è riuscito molto bene. Ovviamente una parte fondamentale per il buon esito di questo risotto era l’utilizzo di un grande brodo di carne, molto intenso, per controbilanciare il dolce degli altri due ingredienti.
Insomma e “in buona sostanza” ho fatto appassire in un tegame della cipolla con del burro e aggiunto un paio di cucchiai di Sirop de Liège, facendo poi ben amalgamare.
Ho aggiunto un buon riso da risotti (tipo il Carnaroli) e fatto tostare. Ho sfumato successivamente con un bel bicchiere di Passito secco Giardini Arimei.
Da qui in poi non ho fatto altro che aggiungere a poco a poco il buon brodo di carne che avevo precedentemente preparato e ne è venuto fuori, credetemi, un risotto fantastico!
Di grande eleganza, di ottimo equilibrio, di eccellente sapore. Da aggiungere decisamente, dopo questo riuscito esperimento, alla mia “collezione” di grandi risotti.
Chissà se pure quelli della Guida Gallo dei risotti lo prenderanno in considerazione… ;)
Besos a tutti!
4 commenti:
Del sirop de Liègene ho sentito molto parlare, ma ancora non l'ho mai provato. Il tuo risotto mi incuriosisce e lo vorrei provare, appena riesco a reperire l'ingrediente principale. Buona giornata Daniela.
@Daniela: poi allora fammi sapere!
sulla guida Risotti Gallo non mi posso sbilanciare, ma sul mio ricettario personale questo risotto avrà sicuramente un posto d'onore
@Dede: sulla Guida Gallo volutamente esageravo ;) Sono inoltre onorato di avere il mio risotto in un posto d'onore nel tuo ricettario personale ;)
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