Avevo deciso che dovevo preparare una ricetta con gli amaretti, altro prodotto che sto rivalutando col passare degli anni e con l’evolversi della mia “maturità” enogastronomica (wow, che paroloni!).
La scelta di una ricetta salata con gli amaretti (quella dolce era troppo facile) non è avvenuta istantaneamente ed stata frutto di lunghe ponderazioni.
Mi sono consultato anche su twitter con amici blogger ma le proposte, sia pur interessanti, non mi intrigavano più di tanto.
Mettendo tutto questo a sistema, ad un certo punto “si è accesa la lampadina” su un piatto che poi si è rivelato vincente e molto buono.
Cercavo qualcosa di particolarmente sapido che contrastasse la dolcezza e l’amarostico degli amaretti. Quel qualcosa si poteva (e doveva) trovare in mare. Allora ho pensato alle acciughe ma, meglio, ad un prodotto che amo molto e che non utilizzo mai troppo: le aringhe.
Ne è venuta fuori questa idea di preparazione: pasta con aringhe, ricotta (che rende neutro e cremoso il tutto) e amaretti.
Ecco allora la ricetta:
In una padella far appassire in poco olio extravergine della cipolla e poco dopo aggiungere dell’aringa affumicata tagliata a cubetti. Far cuocere brevemente e spegnere il fuoco. Nel frattempo cuocere al dente delle mezzemaniche (ho pensato che potesse essere un formato adatto a questa ricetta) e a parte stemperare della ricotta con poco latte. Inserire la ricotta nella padella spenta ed amalgamare bene. Aggiungere anche una certa quantità di amaretti sbriciolati grossolanamente (la dose più o meno elevata dipende da quanto dolce volete che venga il piatto, io suggerirei di non esagerare!). Scolare al dente la pasta e mantecarla in padella aggiungendo un po’ di acqua di cottura. Si formerà una bella cremina.
In una padella far appassire in poco olio extravergine della cipolla e poco dopo aggiungere dell’aringa affumicata tagliata a cubetti. Far cuocere brevemente e spegnere il fuoco. Nel frattempo cuocere al dente delle mezzemaniche (ho pensato che potesse essere un formato adatto a questa ricetta) e a parte stemperare della ricotta con poco latte. Inserire la ricotta nella padella spenta ed amalgamare bene. Aggiungere anche una certa quantità di amaretti sbriciolati grossolanamente (la dose più o meno elevata dipende da quanto dolce volete che venga il piatto, io suggerirei di non esagerare!). Scolare al dente la pasta e mantecarla in padella aggiungendo un po’ di acqua di cottura. Si formerà una bella cremina.
Impiattare, guarnendo con degli amaretti sbriciolati e una (o più) foglia(e) di basilico. Ne è venuto fuori un piatto davvero strepitoso, che vi consiglio di provare.
Prossimo utilizzo degli amaretti? Sicuramente per un dolce che adoro: il bunet piemontese. Utilizzerò la ricetta di una brava blogger sempre piemontese, Giada. A presto su questi schermi!
Prossimo utilizzo degli amaretti? Sicuramente per un dolce che adoro: il bunet piemontese. Utilizzerò la ricetta di una brava blogger sempre piemontese, Giada. A presto su questi schermi!
6 commenti:
Un connubio molto interessante, ottima certamente la tua pasta. Buo inizio di settimana Daniela.
Grazie mille, Daniela. Buona settimana anche a te!
Mi prendesse un accidente, ne sai una più del diavolo... il pesce con gli amaretti? E nemmeno uno dei meno sapidi. Bizzarro. Geniale. Intrigante. Non saprei come giocarmi il vino, però....
@serena: eh, bella domanda...
Ciao, una pasta che non manca di sapore e di ricercatezza!
Eh a Roma vorremmo davvero tornarci, ma a breve non ci riusciamo proprio....sigh!
In caso ti faremmo di certo sapere!
buona serata!
@manu e silvia: vi aspetto!
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