Il post di oggi riguarda una ricetta che si fa da sempre a casa mia, ma di cui non conosco il nome. Si tratta di un primo di origini siciliane (credo) che in pratica è una pasta al forno cotta con poca acqua, grazie anche a quella fornita dai pomodori presenti nella ricetta.
Più precisamente e andando con ordine, si pone in un tegame da forno dell’olio e sopra di esso, a coprire tutta la superficie, si adagiano dei San Marzano tagliati nel senso della lunghezza.
Nello strato successivo si pongono degli spaghetti crudi spezzettati e si mette sopra dell’olio, del sale, dell’origano, del basilico e dell’aglio a pezzetti.
Si continua poi di nuovo con uno strato di San Marzano e si procede alternando sempre gli stessi strati fino alla fine. Nell’ultimo strato si pongono di nuovo i pomodori a coprire il tutto.
Si versa successivamente su un lato del tegame un bicchiere d’acqua e si fa cuocere sul fuoco, coprendo il tegame, per dieci minuti. La cottura termina poi in forno dopo altri dieci minuti.
Il piatto che ne viene fuori è morbido, mediterraneo, ottimo. E’ molto buona anche la crosticina che si forma nella parte bassa dello “sformato” ed è sfiziosa la croccantezza di alcuni spaghetti in superficie.
Non conoscendo il nome di questa ricetta, qualcuno ha idea di come si chiami esattamente? Avevo poi letto, non so più dove, a proposito di una variante di questa ricetta. Se non ricordo male, si aggiungono anche le acciughe: qualcuno ne sa qualcosa?
Più precisamente e andando con ordine, si pone in un tegame da forno dell’olio e sopra di esso, a coprire tutta la superficie, si adagiano dei San Marzano tagliati nel senso della lunghezza.
Nello strato successivo si pongono degli spaghetti crudi spezzettati e si mette sopra dell’olio, del sale, dell’origano, del basilico e dell’aglio a pezzetti.
Si continua poi di nuovo con uno strato di San Marzano e si procede alternando sempre gli stessi strati fino alla fine. Nell’ultimo strato si pongono di nuovo i pomodori a coprire il tutto.
Si versa successivamente su un lato del tegame un bicchiere d’acqua e si fa cuocere sul fuoco, coprendo il tegame, per dieci minuti. La cottura termina poi in forno dopo altri dieci minuti.
Il piatto che ne viene fuori è morbido, mediterraneo, ottimo. E’ molto buona anche la crosticina che si forma nella parte bassa dello “sformato” ed è sfiziosa la croccantezza di alcuni spaghetti in superficie.
Non conoscendo il nome di questa ricetta, qualcuno ha idea di come si chiami esattamente? Avevo poi letto, non so più dove, a proposito di una variante di questa ricetta. Se non ricordo male, si aggiungono anche le acciughe: qualcuno ne sa qualcosa?
23 commenti:
Buona, anche senza nome.
Curiosa, anche senza nome... non l'avevo mai sentita.abolo
Vedo che nessuno conosce questa ricetta. Ma è davvero da provare, provatela :)
Sembra molto buona, da provare. Io non conoscevo questa ricetta, adesso sono molto curiosa!
Evelin
MMH! Mai sentita Enrico...
Anzi sono estremamente curiosa adesso di saperne di più.
Conoscevo qualcosa di simile con gli ziti e non con gli spaghetti in effetti. Davvero interessante.
Baci
neanch'io conoscevo questo piatto, molto interessante!
Il nome non lo conosco davvero!
Ma la ricetta te la copio di sicuro!!!!
Ho già la salivazione accentuata... sarà l'ora o la ricetta che già sento sulla lingua?
nasinasi golosissimi (e a dieta)
Buona, sisi', e sconosciuta anche per me.
Complimenti a chi ha affettato il San Marzano cosi' sottile, urge un confronto sull'argomento "coltello efficace ma che non ti rovini a comprarlo".
ciao Enrico, grazie per la visita e la traccia. Ho scoperto così il tuo blog dove ci sono cose proprio particolari. La ricetta degli spaghetti a strati mi sembra buonissima e potrebbe anche soddisfare gli amanti della pasta corta e degli spaghetti...a modo suo mette tutti d'accordo. E poi le cose a strati mi piacciono parecchio!
a risentirci
apranzoconbea
@Evelin: i miei mi dicono che è una ricetta forse di origini messinesi...chissà se tramite qualche tuo amico tu possa saperne di più.
@Elisa: Grazie!indagheremo...anch'io ho sentito da più di una persona di una ricetta analoga con gli ziti. Un saluto!
@salsa di sapa: Grazie!
@miciapallina: saranno tutte e due le cose :))
@Fede: chi ha affettato il san Marzano è la mia mamma :)
@Bea: ti ho scritto sul tuo blog, grazie! à bientot! Enrico
ciao!! davvero particolare e interessante!! da provare quanto prima!
Sono curiosa anch'io... dev'essere buonissima e sembra semplice ma saporitissima!!!
Uno di questi giorni la provo!
Ciao, a presto
Per Anna e Federica: Grazie, a presto!
Enrico
Ciao Enrico, ti porto i saluti di Marie-Henriette. Puoi leggere l'intero messaggio in un commento che ha lasciato al mio ultimo post.
A presto
fede
L'ho letto, grazie del messaggio.
A presto.
Enrico
bellissime foto ottima ricetta e naturalmente tu ti sei messo a dieta buona giornata
Che ricetta interessante!! se hai altre idee, novità dai una occhiata al nuovo sito "gustorante" e condivide le tue creazioni innovative!!!
@Marcella: come fai a saperlo? ;)
Hallo!
Una ricetta molto simile è quella che in Puglia chiamiamo alla pizzaiola e che differisce dalla tua perchè si fa con i bucatini a cui si dà pero una brevissima cottura; per il resto paro-paro.
Da noi, quando facaldo è un must, veramente leggero e saporito.
Ciao, è la prima volta che capito quì, mi faccio un giro.
Grazie della visita. Mi fa piacere che esista una ricetta simile e che si riesca finalmente a trovare un nome. A presto.
E.
Ciao Enrico, questa ricetta la conosco molto bene, è uno dei piatti forti di mia nonna che ha origini pugliesi, come questo piatto.
Lei lo chiama spaghetti alla zi' Bartoluccio ed è ormai un classico della nostra tavola d'estate. Lei però aggiunge uno strato di pecorino grattugiato prima di infornare. Una vera delizia! Ah dimenticavo inforna gli spaghetti dopo averli scolati a metà cottura
Grazie della visita anche a te! L'idea del pecorino è ottima; comunque credimi, non c'è bisogno di metterli in acqua bollente.
A presto.
Enrico
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