Qualche anno fa sono stato al bellissimo Salone nautico di Genova. Siccome per un evento importante del genere gli alberghi della città erano pienissimi, abbiamo deciso di dormire a Sestri Levante, distante da Genova una mezz’oretta.
Sestri è un paesino della Liguria carinissimo ed è uno dei tanti posti di mare deliziosi di questa regione. I suoi carrugi, le sue stradine, le sue casette colorate sono davvero incantevoli...
Arrivati lì nel pomeriggio con una discreta fame abbiamo fatto uno spuntino mangiando un pezzo di ottima focaccia al formaggio (varrebbe la pena di andare sempre in Liguria solo per non dimenticare il sapore inimitabile di questo magnifico prodotto…).
La sera siamo andati poi a mangiare in un ristorante storico di Sestri che si chiamava “Polpo Mario”. “Che nome strano”, ci siamo detti…”Chi sarà mai questo Polpo Mario???”
Ebbene, abbiamo scoperto che deriva da una leggenda di Sestri (d’altronde Sestri è la “città delle Fiabe”…). Quella di Mario infatti è una delle leggende più vecchie di Sestri Levante e le sue avventure in qualche modo rievocano la storia di Sestri.
Ecco in breve la leggenda:
Gnussa, pescatore di Sestri, nell’andare a pescare “incontra” un polpo atipico, che come un uomo quasi lo saluta, agitando i suoi tentacoli.
Il pescatore non ha il coraggio di pescarlo e lo lascia in mare. Ma racconta il fatto ai suoi curiosi e nello stesso tempo scettici compagni d'osteria. La curiosità degli amici però prevale al punto tale che il maestro della fiocina Cesare Ziona, altro compagno di osteria, cattura il polpo. Ma quest’ultimo sfugge dalle sue pentole prima di essere cucinato e si ritrova a fargli da…. cameriere….Alla fine Gnussa e Cesare si contendono il polpo e si indìce un processo per decidere chi se lo aggiudicherà…
Una storia semplice ma carina, soprattutto se letta nel libro dedicato al Polpo Mario, in cui ci sono anche elementi di colore e di folklore locale.
Di questa leggenda è stato infatti scritto un libro ed è stato fatto anche un fumetto la cui copertina vedete nella foto. Per chi fosse interessato il libro si chiama “Mario! Storia vera tragica e avventurosa del polpo Mario, del pescatore Gnussa e di Cesare Ziona, principe dei fiocinatori e re della famosa baia di Portobello" di Vincenzo Gueglio, Fratelli Frilli Editori.
Tornando alla cena a Sestri dal ristorante “Polpo Mario”, ho mangiato ovviamente un’ottima pasta al ragù di polpo…
La ricetta immagino possa essere questa (con qualche variante, che sempre amo apportare):
Pasta al ragù di polpo e pecorino
Far lessare un bel polpo grande in acqua. Quando sarà tenero, toglierlo dal fuoco e tagliarlo a pezzetti abbastanza piccoli. Conservare l’acqua di cottura del polpo. In una casseruola intanto far soffriggere uno spicchio d’aglio tagliato a pezzettini in olio extravergine di oliva. Aggiungere il polpo tagliato e farlo rosolare un po’. Aggiungere successivamente del vino bianco e quando sarà evaporato far cuocere aggiungendo dell’acqua di cottura del polpo. Continuare per qualche minuto con questo procedimento, facendo precedentemente rapprendere la salsina prima di aggiungere nuovamente l’acqua del polpo. La cottura non deve essere lunga perché il polpo è già cotto, ma si deve formare una bella salsina densa e in grado di condire la pasta.
Far bollire dei paccheri di Gragnano e condirli con questo ottimo ragù.
Cospargere il tutto con del buon pecorino e …vedrete cosa mangerete!
Sestri è un paesino della Liguria carinissimo ed è uno dei tanti posti di mare deliziosi di questa regione. I suoi carrugi, le sue stradine, le sue casette colorate sono davvero incantevoli...
Arrivati lì nel pomeriggio con una discreta fame abbiamo fatto uno spuntino mangiando un pezzo di ottima focaccia al formaggio (varrebbe la pena di andare sempre in Liguria solo per non dimenticare il sapore inimitabile di questo magnifico prodotto…).
La sera siamo andati poi a mangiare in un ristorante storico di Sestri che si chiamava “Polpo Mario”. “Che nome strano”, ci siamo detti…”Chi sarà mai questo Polpo Mario???”
Ebbene, abbiamo scoperto che deriva da una leggenda di Sestri (d’altronde Sestri è la “città delle Fiabe”…). Quella di Mario infatti è una delle leggende più vecchie di Sestri Levante e le sue avventure in qualche modo rievocano la storia di Sestri.
Ecco in breve la leggenda:
Gnussa, pescatore di Sestri, nell’andare a pescare “incontra” un polpo atipico, che come un uomo quasi lo saluta, agitando i suoi tentacoli.
Il pescatore non ha il coraggio di pescarlo e lo lascia in mare. Ma racconta il fatto ai suoi curiosi e nello stesso tempo scettici compagni d'osteria. La curiosità degli amici però prevale al punto tale che il maestro della fiocina Cesare Ziona, altro compagno di osteria, cattura il polpo. Ma quest’ultimo sfugge dalle sue pentole prima di essere cucinato e si ritrova a fargli da…. cameriere….Alla fine Gnussa e Cesare si contendono il polpo e si indìce un processo per decidere chi se lo aggiudicherà…
Una storia semplice ma carina, soprattutto se letta nel libro dedicato al Polpo Mario, in cui ci sono anche elementi di colore e di folklore locale.
Di questa leggenda è stato infatti scritto un libro ed è stato fatto anche un fumetto la cui copertina vedete nella foto. Per chi fosse interessato il libro si chiama “Mario! Storia vera tragica e avventurosa del polpo Mario, del pescatore Gnussa e di Cesare Ziona, principe dei fiocinatori e re della famosa baia di Portobello" di Vincenzo Gueglio, Fratelli Frilli Editori.
Tornando alla cena a Sestri dal ristorante “Polpo Mario”, ho mangiato ovviamente un’ottima pasta al ragù di polpo…
La ricetta immagino possa essere questa (con qualche variante, che sempre amo apportare):
Pasta al ragù di polpo e pecorino
Far lessare un bel polpo grande in acqua. Quando sarà tenero, toglierlo dal fuoco e tagliarlo a pezzetti abbastanza piccoli. Conservare l’acqua di cottura del polpo. In una casseruola intanto far soffriggere uno spicchio d’aglio tagliato a pezzettini in olio extravergine di oliva. Aggiungere il polpo tagliato e farlo rosolare un po’. Aggiungere successivamente del vino bianco e quando sarà evaporato far cuocere aggiungendo dell’acqua di cottura del polpo. Continuare per qualche minuto con questo procedimento, facendo precedentemente rapprendere la salsina prima di aggiungere nuovamente l’acqua del polpo. La cottura non deve essere lunga perché il polpo è già cotto, ma si deve formare una bella salsina densa e in grado di condire la pasta.
Far bollire dei paccheri di Gragnano e condirli con questo ottimo ragù.
Cospargere il tutto con del buon pecorino e …vedrete cosa mangerete!
14 commenti:
che bella storia, e poi è proprio vero, Sestri è la città delle leggende
buon w.e.
marg
Ciao! Conosci Sestri?
Buon we anche a te!
A presto.
Enrico
grazie per la storia che non conoscevo ancora di più un grazie per la stuzzicante ricetta ciao
Grazie a te per la visita! Buona domenica!
Ciao, ripasserò con calma a leggere il tuo interessante post... sono passata per dirti che c’è un premio per te su ideeweekend.
Buon inizio di settimana e un abbraccio
Grazie molte Anna, vado a vedere!
Che titolo lungo il libro!
La ricetta mi piace molto ma, al pecorino sul polpo non avrei pensato.
Ciao e a presto
Visto che titolo il libro?
il pecorino sul polpo ci sta molto bene. Puoi provarlo anche all'osteria di Gusto a Via della Frezza (zona P.zza Augusto Imperatore)
ciao
come promesso ho pubblicato un post su come cuocere il gustoso animaletto da noi tanto amato
a presto
marg
Vado a vedere. Ho visto anche il tuo post su Jacques Brel. Bellissimo! Presto anch'io pubblicherò un post su una sua bellissima canzone.
Prossimamente su questi schermi...
Ciao
E.
Il formaggio ci sta benissimo! Io lo metto spesso sul pesce anche s dicono che non ci va, ma ame piace moltissimo!
A Roma penso proprio che non vengo per impegni....
Aspetterò i vostri post per l'evento:)
A presto
Carla
Secondo me in certi casi come questo ci va, in altri no.
Peccato che tu non venga a Roma, ma certamente non mancheranno altre occasioni!
Buon weekend.
Enrico
Ho passato a Sestri uno dei piu' bei week end che ricordi, con giri in moto spettacolari, ed una notte al Grand Hotel che non potevamo permetterci :)
... il polpo mi intimidisce, temo di non spaerlo manipolare e pulire, di non lessarlo nel modo giusto. La tua ricetta espone il tutto come se fosse facile ... devo tentare !
A presto :) Federica
Tenta e poi fammi sapere :)
Bon dimanche!
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