
Ho letto recentemente l'interessante e gradevole libro di Grazia Cioce (del blog Cuocapercaso) dal titolo "Cioccolato fondente extra" (Prospettiva Editrice).
E' un libro interessante perché alterna la parte narrata a gustose ricette ed è gradevole e piacevole in quanto racconta in modo ironico le dinamiche dei rapporti di coppia, evidenziando la diversità e i differenti comportamenti che hanno uomini e donne. Ma mette in rilievo anche, in modo particolare, quelle che sono "le manie" ed i difetti delle donne, che necessariamente e con tanta pazienza noi uomini dobbiamo "sopportare".
Il libro si legge velocemente non tanto per il fatto che non si tratta di un romanzo voluminoso, quanto perché è scritto molto bene, in modo semplice e accattivante e con una giusta dose di ironia. Il libro fa anche riflettere sui difetti che ciascuna persona possiede e che possono creare dissidi nell'ambito della coppia. Piccoli difetti che però si possono ampiamente superare e che non devono essere di ostacolo al buon andamento della vita di coppia.
In "Cioccolato fondente extra" l'autrice pone al centro del racconto le vicende di un uomo alle prese con una crisi sentimentale nel suo rapporto di coppia. Per ovviare a questi problemi, si rivolge ad un suo amico psicologo. Le visite psicanalitiche, però, si svolgono in un modo atipico: a casa, in cucina, il protagonista registra dei nastri per il suo medico raccontando alcune sue storie amorose, accompagnandole con ricette che dona al suo psichiatra, quasi a risarcimento dei consigli e suggerimenti ricevuti. Un bel libro quindi che consiglio assolutamente di leggere!
In conclusione faccio ancora i miei complimenti a Grazia che in questo modo ha realizzato uno dei suoi sogni, sogni in cui suo padre ha sempre creduto ed è per questo che il libro è dedicato soprattutto a lui.PS Se per il prossimo Natale volete donare o donarVi Cioccolato Fondente Extra, con una dedica personalizzata scrivete una mail all'indirizzo:
donaunlibro@tiscali.itspecificando il destinatario del dono e la dedica che vorreste o, se preferite, rimettetevi alla creatività di
Grazia. Per maggiori informazioni leggete
quiIntervista a Grazia Cioce
di Le Franc Buveur
Come ti è venuta l'idea di scrivere un libro cosi originale? C'è qualche motivo specifico che ti ha dato lo spunto?
L'originalità del romanzo nasce da un incontro tra scrittura e cucina: entrambe,per me, hanno una valenza psicanalitica, quasi esorcizzante se vogliamo. Scrivere o cucinare sono un modo creativo per distrarsi, una finestra alla quale affacciarsi per respirare aria nuova. Il tema enogastronomico lo viviamo tutti, chi più consapevolmente chi meno,come una sorta di psicanalisi! Per esempio? chi almeno un volta nella vita non ha affondato il cucchiaio in un buon gelato al cioccolato per ripagarsi di una brutta giornata? Chi non ha mai preparato quel piatto peccaminoso che va contro ogni dieta, ma che ha un potere consolante ineguagliabile?... questo è esattamente quanto fa il protagonista del romanzo! Ognuna delle ricette che prepara è pensata e voluta in simbiosi ad un suo stato d’animo: prepara la lasagna quando rievoca la sua famiglia, la cucina della sua mamma! Prepara la polenta quando ha nostalgia della saggezza dei suoi nonni! Prepara la bavarese al limone quando vuole sedurre una donna sofisticata. L'incontro tra il raccontarsi ed il cucinare, quindi, è stato assolutamente spontaneo.
Quali sono i motivi per cui "ti sei messa nei panni" di un uomo come protagonista del tuo libro?
Questa è una domanda che mi è stata posta da molte persone che hanno letto il romanzo ed è una cosa che incuriosisce molto. Il romanzo narra le complicate avventure sentimentali di un giovane uomo alle prese con la quotidianità e la convivenza con la sua donna. Mi piaceva l’idea di raccontare questa storia dal punto di vista maschile, portando anche all’esasperazione alcuni aspetti del vissuto quotidiano. È un modo per comunicare che l’ironia, ma soprattutto l’autoironia, è una chiave che può sbloccare molte porte. Mi ha divertito scrivere dei difetti di noi donne, riderne e vederli da una diversa angolazione, quella maschile appunto. Mi è piaciuto vedere me stessa, i miei difetti, le mie gaffe, con gli occhi di un uomo dall’ironia pungente, che a volte esaspera alcune situazioni (ma solo alcune, perché nella maggior parte sono vere e realmente vissute) ed altre volte ha l’istinto della fuga di fronte al mondo femminile, ma che alla fine ne è irrimediabilmente affascinato ed attratto... come una falena dalla luce di una lampada! Perché i difetti, alla fine, sono la parte più bella dell’amore, no? Per esempio, Luca ha il terrore di entrare in un negozio di scarpe con la sua donna. Beh? Quanti uomini hanno questo timore?? temo molti?! E quante donne, invece, vivrebbero in un negozio di calzature? temo tutte!! Nel romanzo, allora, Luca narra di un episodio ambientato in un negozio di scarpe, ma lo fa con una verve, con una ironia che fa pensare ad un uomo che legge: "poveretto, quanto lo capisco!" Ed ad una donna: "forse quel Luca alla fine si sta anche divertendo!" Il che è vero?forse?!! Ma guardare la vita di coppia con gli occhi di un uomo, punzecchiare le nostre abitudini femminili, le nostre piccole manie, beh l’ho trovato esilarante!
Ti ritrovi nelle manie e nei "difetti" descritti nel libro che hanno in generale le donne o è una caratteristica che riguarda poco te?
Mi ritrovo come donna e mi ritrovo come compagna. L'analisi dei difetti di coppia è stata eseguita, infatti, partendo da me e dal mio vissuto quotidiano.Ma non è un'analisi impietosa o fine a se stessa: è un approccio divertente a tematiche che ci riguardano e che porta alla riflessione. Lo humor, l’ironia, del resto, è proprio il filo portante del testo. L’ironia e l’auto-ironia. Perché se la comicità può strappare un sorriso fine a se stesso e che non porta a nulla, l’ironia invece fa riflettere. I difetti, dunque, le piccole manie, sono il Sale della vita, senza il quale una ricetta sarebbe insipida ed un rapporto umano e di coppia sarebbe piatto di sapore ed emozioni. E nessuno di questi piccoli-grandi difetti è pleonastico... Se dalla ricetta dello Strudel di Mele, per esempio, togliamo un ingrediente che riteniamo "accessorio" (per esempio la cannella): beh, alla fine otterremo si un buon dolce, ma certo non uno Strudel originale. E' questo che Luca, alla fine del suo percorso e della sua ricerca, comprende: che ogni piccolo lato del carattere della sua Lisa la completa. E completa il loro rapporto con complicità, allegria, calore ed un gusto intenso che ha tutto il sapore della Cioccolata Fondente Extra.
A quando il tuo prossimo libro?
Ci sto lavorando... se avrete ancora voglia di leggermi, ci rivedremo presto! ;-)