La cosa più bella di Tropea è senz’altro il mare.
Il mare verde e pulito era davvero invitante per immersioni e lunghi bagni con la maschera, dove si potevano vedere sotto di te e tra gli scogli pesci bandiera, “surici” (pesce locale tipo triglia che si mangia normalmente fritto) e altri tipici pesci del Mediterraneo.
A Tropea, che è situata in alto rispetto al mare, c’è poi un affollato e animato passeggio lungo il bel corso principale, con una miriade di bar/pasticcerie e ristoranti a fare da corollario.
un tramonto a Tropea
Ristoranti che devo dire, rispetto agli standard a cui sono abituato a Roma, sono senza dubbio più economici (e dire che molti affermano che Tropea è una delle più care località della Calabria!). Spesso una cena tutta a base di pesce mi è costata sui 20 euro, una cifra del tutto ragionevole…
Le cose buone da mangiare a Tropea sono tante ed è facile dimenticare qualcosa. E’ ovvio che il prodotto più utilizzato è la buonissima cipolla rossa, ma non manca mai il piccantissimo peperoncino, diffuso ovunque in Calabria e utilizzato in mille preparazioni, e la famosa ‘nduja.
Nei ristoranti ho avuto modo di gustare una pasta tipica locale, la fileja una specie di fusillo fatto a mano che si condisce proprio con sugo di cipolle o con la ‘nduja stessa (se è per questo con la ‘nduja ci fanno anche gli arancini…).
Le cose buone da mangiare a Tropea sono tante ed è facile dimenticare qualcosa. E’ ovvio che il prodotto più utilizzato è la buonissima cipolla rossa, ma non manca mai il piccantissimo peperoncino, diffuso ovunque in Calabria e utilizzato in mille preparazioni, e la famosa ‘nduja.
Nei ristoranti ho avuto modo di gustare una pasta tipica locale, la fileja una specie di fusillo fatto a mano che si condisce proprio con sugo di cipolle o con la ‘nduja stessa (se è per questo con la ‘nduja ci fanno anche gli arancini…).
Uno dei momenti belli della vacanza è stato quando il proprietario nel nostro B&B ci ha offerto il giorno di ferragosto un aperitivo con prodotti tipici della loro terra, ad eccezione della sangrìa che comunque era composta da vino e frutta del luogo:
salame piccante calabrese
tutto molto, esageratamente buono, in particolare la frittata di cipolle e le polpettine fatte con una materia prima che avrete forse :) capito che impazza in Calabria: la melanzana.
Per digerire tutte queste bontà, il consiglio è chiudere con un buon amaro. In questo caso è d’obbligo il buonissimo Amaro del Capo che prende il nome da un altro posto splendido che merita di essere visitato: Capo Vaticano, distante pochi kilometri da Tropea.
Per digerire tutte queste bontà, il consiglio è chiudere con un buon amaro. In questo caso è d’obbligo il buonissimo Amaro del Capo che prende il nome da un altro posto splendido che merita di essere visitato: Capo Vaticano, distante pochi kilometri da Tropea.