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17 gennaio 2025

Un (mini) timballo di maccheroni per iniziare bene il 2025

Questo è per me il primo post dell’anno. Allora vi auguro (e mi auguro) uno splendido e goloso 2025 che possa portare a tutti noi le cose che più desideriamo.

Il post risente inevitabilmente delle appena trascorse feste natalizie e quindi non posso che proporvi uno dei tanti ottimi piatti che ho gustato recentemente durante le vacanze di Natale.

Il maggior tempo a disposizione mi ha consentito di “rispolverare”, sia pur in versione “mignon”, un piatto che non preparavo da una vita: il timballo di maccheroni.

In pratica, per chi non lo sapesse, si tratta di una pasta al forno rivestita di una fragrante pasta sfoglia: un primo davvero opulento e goloso che ben si adatta a un periodo di grasse e illimitate mangiate, come quello appena trascorso e purtroppo, per quest’anno, finito.

Ma come si prepara il timballo di maccheroni?

Beh, si parte dal ragù per condire la pasta (stavolta l’ho preparato molto velocemente, con della carne macinata), poi si predispone l’abbondante ripieno che può essere molto vario e su cui ci si può sbizzarrire in quanto a ingredienti.

Io ho farcito la pasta nel seguente modo: 

-   piselli in scatola saltati in padella con poca pancetta, cipolla e un filo di aceto balsamico di Modena Igp

-  uova sode

-       fiordilatte a cubetti

-       abbondante parmigiano

Precedentemente ho cotto delle penne al dente e le ho condite con il ragù (abbondante).

Quindi ho rivestito di pasta sfoglia un tegame da forno (per questa volta non troppo grande) ed ho inserito un primo strato di penne, sulle quali ho aggiunto il suddetto ripieno ben distribuito e, qua e là, qualche cucchiaiata di ragù.

Ho coperto con le restanti penne condite e chiuso con un altro strato di pasta sfoglia, a sigillare lo “scrigno”.

Ho cotto infine in forno a 180 °C per circa 30 minuti (anche meno, se avete il forno ventilato) e comunque fino a doratura della pasta esterna.

Questo timballo va gustato tiepido, in modo che i sapori si sedimentino e si amalgamino al meglio.

E chest’è. Bon appétit e ancora buon anno!