Nel mio intenso weekend nelle Fiandre ho avuto modo anche di visitare (brevemente, purtroppo) la cittadina di Gent, che dista circa mezzora di treno da Bruxelles.
Con una simpatica ed esperta guida abbiamo fatto un tour dei luoghi del gusto di una delle tante città-gioiello delle Fiandre.
La prima tappa, in pieno centro, mi ha consentito di conoscere un interessante “street food” tipico di Gent. Si tratta di un prodotto, il “mastelle”, preparato fino a poco tempo fa solo nelle famiglie o nelle feste di quartiere come quello di Patershol, che utilizza ingredienti poveri come lo zucchero ed il burro.
Foto tratta dal sito www.facebook.com/pages/Mastelle-Co-Gent/345781935533686 |
In pratica si tratta di panini tipo bagels ripieni di burro e zucchero di canna che vengono letteralmente stirati col ferro da stiro per esser cotti (avevo visto stirare dei cibi solo nel caso di un locale a Roma, il No.Au, che stira le seppie…).
Ovviamente la stiratura non avviene direttamente a contatto coi panini, ma solo dopo che questi ultimi siano stati inseriti tra due fogli di alluminio.
Tutte le fasi della preparazione di questo cibo di strada le trovate in questo sito che, sia pur in fiammingo, rende sicuramente l’idea del “processo produttivo”. A quanto pare l’unico posto dove attualmente si vendono in strada è quello dove me li hanno fatti scoprire.
Tutte le fasi della preparazione di questo cibo di strada le trovate in questo sito che, sia pur in fiammingo, rende sicuramente l’idea del “processo produttivo”. A quanto pare l’unico posto dove attualmente si vendono in strada è quello dove me li hanno fatti scoprire.
La seconda tappa molto, molto interessante del mio tour gastronomico ha riguardato la visita ad un negozio di gourmandises tipiche della regione delle Fiandre e di Gent in particolare. Il negozio si trova nel bel contesto di un ex mercato della carne, con soffitto in legno e tanti prosciutti appesi a rendere l’atmosfera ancor più invitante.
Perché i prosciutti sono una specialità di Gent e dintorni. Ne ho assaggiati di buonissimi: uno cotto favoloso, due crudi di diversa stagionatura (tra cui il tipico e tradizionale Jambon Ganda). Da abbinare assolutamente a dell’ottima senape piccante (Carlo V diceva che il prosciutto si gusta veramente solo se accompagnato dalla senape) che potete trovare ovviamente nel negozio in questione.
Ma il luogo deputato al solo acquisto della senape è Tierenteyn , un antico e spettacolare punto vendita dall’aria un po’ rétro, dove viene preparata ancora sul luogo.
Nell’ex mercato della carne si possono trovare anche le matten taarten di cui vi ho già parlato in altri post o i cuberdons, dei dolcini con un morbido cuore di lamponi, chiamati anche neuzekes o “piccoli nasi” per la loro forma simile ad un naso. Si possono poi trovare mille altre specialità tipiche come biscotti, birra, liquori, ecc.
E’ stata quindi la volta di una visita ad una stupenda formaggeria, chiamata non a caso la Mecca del Formaggio (Mekka van de kaas).
Beh, in effetti vedere quelle belle mucche bianche o pezzate nelle verdissime campagne delle Fiandre fa pensare che col loro latte ne devono venir fuori dei fantastici formaggi. Ed è proprio così…
Nella bottega che ho visitato figurano quindi ottimi formaggi belgi, ma anche olandesi e di altri paesi come il nostro, spesso molto ricercati e particolari. Nella breve (ahimé) sosta fatta presso questo negozio ho degustato i seguenti formaggi belgi, tutti imperdibili:
- Hopus: un ottimo formaggio alla birra Hopus;
- Maredsous: prende il suo nome dalla relativa Abbazia nelle cui caves da generazioni il formaggio è affinato seguendo una ricetta dei monaci benedettini. La sua crosta color arancio, il suo aroma tipico ed suo gusto quasi cremoso sono davvero speciali;
- Passendale: formaggio semiduro dal buon gusto quasi dolce e non eccessivamente deciso;
- Pas de bleu: è un formaggio erborinato molto buono, non troppo piccante, che si chiama così perché nella prima prova che si fece per ottenere le classiche venature di erborinatura il risultato (il “blu”) non venne fuori.
Ultima tappa del mio tour non poteva non toccare una cioccolateria. Un negozio che ha ben 75 anni di vita, gestito da quattro generazioni dalla famiglia Van Hecke che ha come obiettivo la massimizzazione della qualità dei suoi prodotti, conosciuti anche all’estero.
Per festeggiare i 75 anni di vita, a partire dal 2012 è stato realizzato un cioccolatino dalle caratteristiche uniche, che prende il nome di “Euforie75”. Il numero evoca appunto gli anni di vita della ditta, mentre la parola euforia è il sentimento che (giustamente) si ha quando si degusta la cioccolata.
Per festeggiare i 75 anni di vita, a partire dal 2012 è stato realizzato un cioccolatino dalle caratteristiche uniche, che prende il nome di “Euforie75”. Il numero evoca appunto gli anni di vita della ditta, mentre la parola euforia è il sentimento che (giustamente) si ha quando si degusta la cioccolata.
In un prossimo viaggio a Gent visiterò meglio la città che avevo comunque già visto, sia pur ancora di fretta, lo scorso anno e mi riservo di sperimentare qualche bel ristorante magari nel quartiere di Patershol, dove ce ne sono di interessanti.
Di certo sò una cosa: che anche a Gent c’è il ristorante Belga Queen e se è come quello di Bruxelles vi consiglio di corsa di farci un salto…
Di certo sò una cosa: che anche a Gent c’è il ristorante Belga Queen e se è come quello di Bruxelles vi consiglio di corsa di farci un salto…
6 commenti:
Sono stata a Gent, ma questo tour gastronomico me lo sono persa... :/
@Fantasie: la prossima volta che ci vai, saprai un minimo dove andare ;)
@orodorienthe: vado a vedere
@Ricette pasta: grazie mille!
Bellissimo il tuo tour gastronomico, hai avuto la possibilità di provare dei prodotti fantastici. Buona giornata Daniela.
Proprio così, Daniela ;)
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