Oggi vi parlo del terzo appuntamento 2024 nell’ambito degli show cooking on-line organizzati dalla Camera di Commercio di Rieti e Viterbo e dalla sua Azienda Speciale Centro Italia.
In questa
occasione è stato coinvolto un “docente” di grande spessore. A guidarci nella
realizzazione della ricetta è stato infatti uno chef bi-stellato, al cospetto
del quale non si può celare una certa emozione. Si tratta di Sandro Serva
dell’ottimo ristorante La Trota di Rivodutri in
provincia di Rieti.
Prima di
descrivervi l’esecuzione della ricetta (“l’uovo ricomposto”), vale la pena di
spendere due parole su questo locale.
La Trota nasce
negli anni sessanta quando Emilio e Rolanda Serva decisero di aprire un punto
di ristoro in riva al fiume. Rolanda cucinava nella caldaia posta sul camino la
pasta tirata a mano, mentre Emilio cuoceva alla brace le trote e le carni
locali.
Negli anni
Ottanta i figli Sandro e Maurizio, cresciuti nel ristorante ed appresi tutti i
segreti del mestiere, prendono in mano la gestione della trattoria di famiglia
e iniziano un percorso di crescita e di ricerca, con un menù di acqua dolce, basato
su pesci come anguilla, trota, persico e carpa. Un percorso che porterà il
locale a diventare un punto di riferimento della cucina di lago in Italia e in
Europa.
Oggi i loro
figli Amedeo e Michele stanno portando le loro fresche idee sia in cucina (supportata
da un’accoglienza autentica e spontanea) che in sala, che trasmette la medesima
passione dei cuochi e della loro brigata.
La carta
lascia molto spazio ai pesci d’acqua dolce proprio perché le acque (lacustri,
fluviali e sorgive) caratterizzano da sempre il territorio circostante e i
proprietari ritengono importante continuare a proporre queste materie prime nel
rispetto dei luoghi, della tradizione e della sostenibilità ambientale.
Famiglia e
territorio sono quindi le costanti che hanno sempre caratterizzato questo
locale.
Molto
interessante è anche la scelta di un percorso degustazione che dia ancora più
risalto all’ecosistema acquatico, proponendo vini le cui terre e le cui uve
risentono dell’influenza dell’acqua dolce.
Insomma andare
alla Trota è un’esperienza da vivere assolutamente e cucinare insieme a Sandro
Serva lo è stato un po' anche per me.
Nel corso
dello show cooking abbiamo innanzitutto assistito alla preparazione di un
piatto complesso e geniale come il carciofo fritto ripieno di uovo fondente,
con salse di topinambur e mentuccia. Un piatto che figura in carta da molto
tempo in questo ristorante e che richiede una preparazione piuttosto lunga e
articolata, ma con un risultato finale delizioso.
Ma la ricetta che abbiamo eseguito insieme allo chef è stata quella altrettanto geniale dell’uovo ricomposto con salsa di strigoli. Gli strigoli (silene vulgaris), sono delle piante perenni dal sapore erbaceo con uno stelo ricoperto di foglioline che vengono utilizzate sia in cucina sia per scopi curativi.
Qualora gli
strigoli non dovessero essere reperibili, in alternativa si possono usare degli
spinaci.
Ecco
ingredienti e procedimento della ricetta:
UOVO RICOMPOSTO
INGREDIENTI
4 uova; 1
spicchio d’aglio; scalogno; 100 gr. di strigoli (o in alternativa spinaci); 1
patata gialla; olio extravergine di oliva; sale
PROCEDIMENTO
Sbianchite gli
strigoli (o gli spinaci) in acqua; a fine cottura scolate senza buttare
l'acqua; se possibile tenete in acqua e ghiaccio le verdure. Scolatele dopo
averle raffreddate.
Sbucciate
la patata e tagliatela a dadini; tritate lo scalogno e mettetelo in pentola con
l’olio; fatelo rosolare finché non imbiondisce e poi inserite i dadini di
patata. Fateli insaporire bene e poi ricopriteli con dell’acqua di cottura
delle verdure. A metà cottura aggiungete del sale.
Una volta
pronti, fateli raffreddare e poi unite i dadini alle verdure in un frullatore,
così da realizzare la salsa che andrà sul fondo del piatto.
Successivamente
separate il tuorlo dall'albume e tenetelo da parte. Montate l'albume a neve.
Prendete un
quadrato di pellicola (quella da usare per la cottura) e ungetela con olio; inseriteci
una mezza sfera di albume, ricavando uno spazio per il tuorlo. Una volta aggiunto
il tuorlo, regolate di sale e chiudetela sempre con l’albume formando così una
palla di neve. Avvolgete e chiudete la pellicola e mettetela in cottura al
vapore per due minuti circa.
Foto tratta dalla pagina FB della Camera di Commercio di Rieti e Viterbo
Verrà fuori una splendida nuvola bianca da adagiare sulla crema di verdura; la nuvola, una volta tagliata, farà fuoriuscire uno scioglievole giallo d’uovo. Il piatto si potrebbe anche completare con una grattugiatina di tartufo per aggiungere “gradi di nobiltà”.
Ora sto già pensando di andare presto a scoprire il fantastico territorio che qui ho a tratti descritto, con l’intento anche e soprattutto di conoscere e apprezzare in modo molto più completo la splendida cucina e l’accoglienza del ristorante La Trota. Ci andiamo insieme?
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