La scorsa settimana ho cucinato on-line,
insieme ad alcuni blogger e giornalisti, un piatto davvero originale di cui con
piacere vi parlo in questo post.
Innanzitutto il tutto rientra in un
progetto definito “Turismo e cultura” che prevede una serie di showcooking
organizzati dalla Camera di Commercio di Rieti-Viterbo e dall'Azienda Speciale Centro Italia che ringrazio per l’invito.
Il piatto, davvero gustoso e
geniale, si ispira alla notissima e tradizionale ricetta degli spaghetti all’amatriciana,
originaria della zona di Amatrice in provincia di Rieti. Quindi il sugo e gli ingredienti sono gli stessi dell’amatriciana, ma la
preparazione non prevede gli spaghetti bensì delle gustose lasagnette che
risulteranno, una volta completato il piatto, al tempo stesso morbide e
croccanti.
Ma andiamo per ordine. Vorrei innanzitutto
soffermarmi su alcuni ingredienti di eccellenza di questa ricetta.
Un ruolo importante è senza dubbio giocato, nella
sua realizzazione, dal guanciale
Amatriciano.
Si tratta di un salume ricavato
dalla guancia del maiale, tra la testa e la spalla, dalla caratteristica forma
triangolare e ricoperto da diverse spezie, tra cui pepe e peperoncino. Poi viene
salato, lavato, conciato, affumicato, quindi messo a stagionare per almeno due
mesi. Il guanciale Amatriciano era parte integrante della dieta dei pastori dei
Monti della Laga, essendo un prodotto facile da conservare e garantendo un buon
apporto calorico nei mesi di permanenza in montagna. Insieme al pecorino era
originariamente l’unico condimento della pasta.
Appunto: il pecorino. Più nello
specifico, il pecorino dei Monti della Laga (o Amatriciano). Si tratta
di un formaggio a pasta dura che viene prodotto con latte misto ovicaprino (latte
di capra non superiore al 30%), caratterizzato da un sapore leggermente salato
e piccante. La stagionatura può variare dai 3 ai 6 mesi. Viene tipicamente
prodotto nella zona di Amatrice, dove viene utilizzato come ingrediente base
per la Gricia e l’Amatriciana, ed è riconosciuto dalla Regione Lazio come
Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).
Questo formaggio ha rappresentato
per secoli la base dell’alimentazione dei pastori che si spostavano con le
greggi tra la Puglia, l’Abruzzo e il Lazio, alla ricerca di pascoli che
avrebbero poi conferito ai prodotti aromi e fragranze pressoché uniche.
Ma torniamo a parlare della ricetta
che vi presento oggi, che utilizza questi nobili e unici ingredienti che rappresenta
una pregevole reinterpretazione della tradizionale “amatriciana”.
Lo chef che ci ha guidato on-line
nella preparazione è stato Marco Bartolomei, che non l’ha stravolta negli ingredienti e in alcuni procedimenti.
LASAGNETTA CROCCANTE ALL’AMATRICIANA
Ingredienti
3 uova, 350 gr. di farina 00, concentrato di pomodoro, sale, 200 gr. di guanciale, 500 gr. di pomodori pelati, 500 cl. di latte, 50 gr. di burro, 50 gr. di pecorino, un po’ di vino
bianco per sfumare il guanciale, spaghetto, olio per friggere.
Attrezzature
Panno o pellicola per coprire la
sfoglia, pirottini tondi monodose in alluminio; macchinetta per la sfoglia (se non
volete tirarla a mano), minipimer o mixer ad immersione.
Sono 5 le fasi di questa ricetta:
la sfoglia, la salsa, la besciamella, il cremoso per la guarnizione del piatto,
lo spaghetto fritto per completare la guarnizione.
Per la sfoglia
Disponete la farina in una ciotola,
aggiungete le uova e un pizzico di sale; iniziate a mescolare, e quando le uova
e la farina iniziano ad amalgamarsi, aggiungete il concentrato di pomodoro e
continuate ad impastare. Quando l’impasto inizia a staccarsi dai bordi della
ciotola, porlo sul piano di lavoro e continuate ad impastare con le mani,
aggiungendo altra farina, se serve, per dare consistenza all’impasto, fino a
quando non diventa liscio. Poi rimettetelo nella ciotola, ricopritelo con un
panno o con della pellicola, e lasciatelo riposare per mezz’ora.
Dopo circa 30 minuti, stendete la
sfoglia abbastanza sottile e ritagliatela in quadrati di circa 15 cm x 15.
Per la salsa all’amatriciana
Preparate i pelati, schiacciandoli
in un piatto; tagliate il guanciale a strisce (non più di mezzo centimetro di
spessore) e poi a dadini sottili. Cuocete il guanciale in una padella a fuoco
lento finché non diventa croccante. Mettete da parte un po' di guanciale che servirà
poi per la guarnizione. Sfumate il restante guanciale con del vino bianco,
fatelo evaporare e poi aggiungete i pelati, mantenendo una consistenza molto
densa. Portate a cottura la salsa, almeno per 15 minuti.
Per la besciamella
Fate sciogliere 50 gr. di burro a
fuoco lento e unite 50 gr di farina; mescolate fino a quando non raggiunge un
colore dorato/nocciola. In un altro pentolino, portate ad ebollizione mezzo
litro di latte. Unite il latte al preparato, mescolando mentre lo versate. Aggiungete
un pizzico di sale, e continuate a cuocere girando, fino a quando la
besciamella non raggiunge una consistenza cremosa e soda. Fatela raffreddare.
Unire quindi la salsa
all’amatriciana alla besciamella (entrambi ormai tiepide) per farne un composto
unico, che andrà a costituire il ripieno delle lasagnette.
Imburrate i pirottini di alluminio
e teneteli da parte. Preparate il pecorino a scaglie o grattugiato
grossolanamente.
Cuocete nel frattempo le sfoglie di
pasta in acqua bollente, scolatele e mettetele in acqua fredda; prendete una
sfoglia cotta e tagliatela in 12 quadratini. Asciugate le restanti sfoglie e
disponetele su un piano di lavoro. Mettete quindi sulla parte centrale di ogni
sfoglia una generosa cucchiaiata di salsa; sopra al ripieno appoggiate un
quadratino di sfoglia precedentemente tagliato, e su di esso ponete un altro
cucchiaio di ripieno; disponete ancora in cima il pecorino precedentemente
preparato. Piegate ciascuna sfoglia con il suo ripieno “a sacchetto” (occorre
unire in diagonale i lembi del rettangolo di sfoglia in modo da creare una
sorta di fagottino) e adagiatela in ogni pirottino.
Scaldate il forno a 160°, inserite
i pirottini e cuoceteli per 12/13 minuti, poi per gli ultimi 2/3 minuti di
cottura alzate la temperatura a 180/190°, fino a che la lasagnetta non risulti
croccante in superficie.
Per il cremoso di amatriciana
Rifate la salsa dell’amatriciana,
seguendo lo stesso procedimento del sugo, con una percentuale di guanciale
minima. Una volta cotta, frullatela per ottenerne un composto liscio e cremoso.
Per l’impiattamento
Prendete il guanciale croccante
messo da parte e tagliatelo ancora in piccoli cubetti (in modo da ottenere un
crumble); inserite il cremoso di pomodoro (da scaldare se nel frattempo si è
raffreddato) nel piatto fondo, a specchio; disponete la lasagnetta cotta al
centro del piatto, guarnitela con il crumble di guanciale distribuendolo sia sulla
lasagnetta sia sul cremoso. Aggiungete alla fine lo spaghetto fritto per
ricordare il piatto a cui si ispira, lo spaghetto all’amatriciana. Io ci ho
aggiunto ancora del pecorino amatriciano grattugiato, tanto per “rafforzare” l’origine
del piatto.
Chiudo questo lungo post con un mio
giudizio su questo piatto. Devo dire che è davvero buonissimo e goloso con un
gioco di consistenze davvero molto interessante: sopra, lasagnette croccanti
con la possibilità di ammorbidirle nel sughetto alla base; sotto, morbide con
un ripieno vellutato e cremoso. Una vera goduria, con gli stessi sapori
dell’amatriciana.
Un piatto che per la sua ricchezza
ed opulenza, oltre che per il suo effetto scenografico, può essere molto
indicato per fare un figurone in famiglia in occasione di qualsiasi giorno di festa.
Bon appétit!