Da circa un mese ha aperto nel quartiere
Trieste di Roma uno dei locali più interessanti che ho visitato negli ultimi
tempi. Si tratta dell'enoteca Brylla, un locale che si rivolge a veri appassionati ed
intenditori di prodotti enogastronomici e che vanta numerosi "plus",
tra cui l’opportunità di bere alla mescita sostanzialmente tutti i vini in
carta.
Al timone di questo bel locale, progettato
dalla Laurenzi Consulting, c'è Marcella Capaldo, grande amante del vino,
cresciuta sin dall’infanzia tra vigneti ed enoteche, che ha deciso di
realizzare con passione un progetto originale e di qualità.
Brylla è un wine-bar moderno, ma nello stesso
tempo è un luogo dove ci si sente come a casa ed è il posto dove si vorrebbe
stare. Il suo nome, con un gioco di parole, richiama sia l’ebrezza che la
brillantezza delle stelle, come quella di Sirio, che fin dai tempi antichi
indica il periodo di inizio della vendemmia.
Il locale è diviso in due parti. Appena
entrati, ci si imbatte subito nella sala centrale, che risponde ad un'idea di
convivialità, con due lunghi banconi simmetrici. Si è in presenza quindi di una
sorta di grande tavolo sociale intorno al quale i clienti possono
intrattenersi, bere e conversare. Il design e l’arredo interni riprendono e
recuperano i materiali classici delle cantine, come ad esempio il legno
utilizzato per i banconi e il cotto per il pavimento. Vi è poi una saletta accanto, dal colore blu notte,
che evoca il cielo stellato, più appartata ed elegante per chi preferisce maggiore
privacy e tranquillità.
Al piano inferiore c'è infine anche una cantina di
circa 40 metri quadrati, dove i clienti possono recarsi per scegliere la
propria bottiglia e dove in futuro potranno gustare delle cene in una bella
atmosfera.
Sul fronte dell'offerta, quella relativa
ai vini presenta una carta molto composita ed interessante, con oltre 200 bottiglie
che rispecchiano molteplici realtà, dal piccolo produttore di qualità alle
grandi cantine. Le etichette, inoltre, spaziano da quelle più semplici e
dirette a quelle più impegnative ma nello stesso tempo anche molto intriganti.
“La carta
dei vini abbraccia il mondo del vino degli ultimi trent’anni – precisa
Marcella – e non mancano nemmeno
etichette di comparti emergenti come quello biologico, biodinamico e dei vini
naturali. Nulla è escluso, purché sia buono”.
Più nello specifico, le etichette offerte costituiscono
un grande viaggio attraverso le zone vinicole più importanti del mondo. Si
comincia dalla Francia, con i grandi rossi di Bordeaux, quelli di Borgogna, della
Côte du Rhône e i bianchi della Loire. Quanto alle bottiglie provenienti dal
nostro paese, si possono trovare ottimi Barolo e Barbaresco, mentre altre etichette
arrivano dalla Liguria (Rossese di Dolceacqua), dal Molise (Tintilia), dalla Sicilia,
con le meraviglie dell’Etna e da molte zone del Lazio. Ben rappresentata la Campania,
terra d’origine di Marcella, con Fiano d’Avellino, Greco di Tufo, l’Aglianico
nelle sue diverse espressioni, ma anche piccole produzioni ischitane e della
Costa d’Amalfi. Champagne e grandi bollicine italiane chiudono l'ampia offerta.
Sul fronte dei prezzi è interessante (ecco
un altro "plus") la proposta che prevede il semplice assaggio di un
vino ad un costo pari alla metà di quello di un calice, per consentire la
degustazione di tanti vini senza spendere un patrimonio.
Per quanto riguarda il cibo offerto, anche
qui siamo su ottimi livelli con proposte davvero sfiziose ed inconsuete
rispetto alle altre enoteche.
Il menu del bancone spazia dai salumi, formaggi
(quelli di DOL) e terrine agli affumicati e ai patè fino ad arrivare alla degustazione
del “Mare in Scatola”. Si tratta in quest’ultimo caso di deliziose conserve
provenienti da aziende artigianali italiane, portoghesi e spagnole (vi
consiglio di assaggiare ad esempio uno stupendo baccalà alla vizcaìna!). Il
lato sfizioso dell'offerta gastronomica si esprime nel suo modo migliore
scegliendo delle goduriose tapas dalla relativa carta, che contiene piccoli e
saporiti capolavori per accompagnare il vino, come le cozze alla brace, la
pancia di maiale e il caciocavallo irpino in coccio, per non parlare
dell'intramontabile tortilla alla spagnola.
Il menu à la carte, poi, include dei
gustosi piatti cucinati con il Josper, interessantissimo forno a brace di
origine spagnola ideale per cotture veloci ma succulente, che conferisce ai
cibi una lieve affumicatura che li rende piacevoli e speciali. Qualche esempio?
la pluma di maiale iberico con radicchio, valeriana e cachi, il buonissimo
galletto Spatchcock con macco di fave e cicoria o il pugliesissimo riso, patate
e cozze.
Il menu di Brylla comprende infine anche
dei piatti preparati a fuoco lento, dal gusto intenso e avvolgente, per
mantenere tutti i succhi di cottura, tra cui la guancia di manzo alle nocciole
con sedano rapa fondente, la punta di petto di vitella con schiacciata di
patate e il pulled pork burger.
Insomma proprio un locale da non perdere, dove
tornerò spesso. E non solo perché dal mio ufficio dista appena dieci minuti di
rilassante camminata...
Brylla
Via Chiana, 77
00199 Roma
Orario: dal martedì alla domenica
dalle 12.00 alle 15.00 e dalle 18.30 alle
24.00.
Chiuso il lunedì