Dopo il cibo da partita (precedente post), ecco il cibo da spiaggia. In particolare questo è uno dei cibi da spiaggia (e di strada) dell’isola d’Ischia.
Si chiama ZINGARA, ma sinceramente non so da dove derivi questo nome.
Si chiama ZINGARA, ma sinceramente non so da dove derivi questo nome.
Come potete vedere dalla foto, è un panino tostato composto da due lunghe fette di pane casareccio e ripieno di mozzarella, pomodori, prosciutto crudo, lattuga e poca maionese (capite bene che alle volte mangiare una zingara intera è davvero un’impresa da camionisti).
E’ un panino se vogliamo non molto innovativo, ma buono e dal nome bizzarro che quando vado ad Ischia non faccio mai a meno di mangiare, generalmente in spiaggia. Al solito ve ne sono di ottimi e di pessimi, ma mediamente la qualità è buona.
La zingara si mangia anche di notte (spesso fonda…) dopo essere stati nei locali, in alternativa al classico cornetto, che pur ad Ischia è rappresentato in ottimo modo.
In qualche “rozzo covo di pirati” del porto la zingara a quell’ora è sublime e per me di gran lunga preferibile alle cose dolci (ma io non faccio testo perché amo molto di più il salato…).
E’ un panino se vogliamo non molto innovativo, ma buono e dal nome bizzarro che quando vado ad Ischia non faccio mai a meno di mangiare, generalmente in spiaggia. Al solito ve ne sono di ottimi e di pessimi, ma mediamente la qualità è buona.
La zingara si mangia anche di notte (spesso fonda…) dopo essere stati nei locali, in alternativa al classico cornetto, che pur ad Ischia è rappresentato in ottimo modo.
In qualche “rozzo covo di pirati” del porto la zingara a quell’ora è sublime e per me di gran lunga preferibile alle cose dolci (ma io non faccio testo perché amo molto di più il salato…).