E’ un riso di colore nero e non è tale per esser stato condito dopo la cottura con nero di seppia. Non è neanche uno di quei prodotti che vengono tinti con qualche colorante più o meno naturale. E’ nero, come molti di voi sapranno, semplicemente perché cresce così, naturalmente.
E’ originario dell’Asia, ma si coltiva anche in Italia nella zona del Po.
L’altro giorno ho mangiato questo buonissimo riso e devo dire che oltre ad essere leggero è anche molto buono e, a detta degli esperti, più ricco rispetto ad altri risi in sostanze utili e benefiche per l’organismo.
Passando al suo utilizzo culinario, l’idea che mi sono fatto è che questo riso è molto (più?) buono lessato (così come lo vedete nella foto) e saltato in padella con i più vari condimenti, anche se può certamente essere utilizzato anche come risotto.
Le ricette che proverei per utilizzarlo, le ordinerei in base al grado di fotogenicità e di contrasto di colori. Il nero contrasta molto bene con colori come il rosso, il giallo, l’arancione o anche il verde.
E allora una ricetta molto gustosa ed esteticamente piacevole può essere quella con cui si salta il riso venere lessato in una bella padellata di gamberi e zucchine o di gamberi e zucca.
Un’altra bella ricetta che ho trovato in rete e che devo fare moooolto presto è la seguente: cuocere in una padella antiaderente in un pò di burro un paio di uova (“a tegamino”) senza far rompere il giallo. Farci fondere sopra, coprendo la padella successivamente con un coperchio, del formaggio Taleggio tagliato a fettine. Porre le uova così cotte in un piatto dove sarà stato adagiato un “disco” di riso venere caldo: una delizia di colori e sapori!
Recentemente ho invece mangiato un piatto di riso venere (precedentemente bollito) con del radicchio e gorgonzola: anche in questo caso una squisitezza ed un contrasto di colori rimarchevole!