La cicerchia era uno dei legumi che non avevo mai assaggiato, se non in piccole degustazioni in qualche fiera.
Il fatto di averla trovata nel mercatino bio di Testaccio a Roma mi ha spinto finalmente a prenderla, cucinarla ed assaggiarla per bene, poiché ricordavo solo che aveva un gusto particolare e un po’ diverso dagli altri legumi.
La signora da cui l’ho acquistata mi ha garantito che la cottura in pentola a pressione sarebbe stata di circa dieci minuti, mentre per la cottura in una normale pentola i tempi, secondo lei, si sarebbero aggirati “intorno alla mezzora” (dopo averla messa a bagno per una notte).
La cottura invece è durata CLAMOROSAMENTE oltre due ore e mezza!!!....
Comunque ne è valsa la pena...Ho cercato di cuocere le cicerchie nel modo più classico possibile, senza inventarmi abbinamenti strani, proprio per conoscerla meglio e sbizzarrirmi in altri utilizzi ed esperimenti in occasioni successive.
Ho quindi messo a bagno per una notte l’equivalente di una confezione di cicerchie bio, che nel mio caso erano provenienti da un’azienda in provincia di Rieti. Il giorno dopo le ho fatte bollire in quantitativo di acqua salata sufficiente a coprirle e quando l’acqua si è addensata un po’, ho aggiunto dell’olio, del rosmarino, dell’aglio, qualche pomodoro, del basilico e del prezzemolo.
Di tanto in tanto ho aggiunto dell’altra acqua, visto che la cottura è stata tutt’altro che veloce, purtroppo.
Arrivato finalmente a fine cottura, ho frullato parte delle cicerchie ed ho nel frattempo cotto al dente dei tubetti. Ho infine messo insieme i tubetti tolti poco prima del loro tempo di cottura, dell’acqua di cottura, la cicerchia frullata e quella intera, facendo amalgamare il tutto a fuoco medio.
Ho lasciato poi riposare per 5-10 minuti, rimestando ogni tanto, ed ho poi impiattato guarnendo il piatto con un rametto di rosmarino ed un filo di buon olio extravergine.
Il piatto è risultato davvero gustoso. Il sapore della cicerchia cotta è simile a quello dei ceci, ma forse è più delicato e aromatico.
Se quindi avete pazienza nel cuocerle molto (ma capisco che al giorno d’oggi non si ha tanto tempo a disposizione) è una preparazione che consiglio e che vale veramente la pena di assaggiare.
Anche se la prossima volta che vado al mercatino bio…due chiacchiere di commento con la venditrice me le farò…;-)