Il mio blog
ha compiuto recentemente ben 17 anni! Allora augurissimi a questo bel diario
enogastronomico e di viaggio che tante soddisfazioni mi ha dato/mi sta dando in
questi anni, parlando di scoperte culinarie, di locali golosi e di territori,
preferibilmente transalpini.
E per
festeggiare idealmente questo importante compleanno, mi sono concesso alcuni
giorni in un paio di città in qualche modo legate alla Francia.
Il Tour de France,
infatti, quest’anno è partito dall’Italia (ecco il legame) e allora quale
miglior occasione di questa poteva esserci per poterlo vedere dal vivo a una
relativamente breve distanza da casa?
Ho scelto la tappa di Bologna con un meraviglioso arrivo in centro città e il giorno dopo ho assistito anche alla partenza della tappa successiva, da Piacenza.
Il Tour è stato come al solito uno spettacolo di colori e di folla, oceanica direi.
Come
sempre, non si riesce a seguire tanto bene gli aspetti tecnici della gara, ma
in compenso le emozioni sono tantissime, a cominciare dal passaggio della
carovana degli sponsor che elargiscono sfiziosi gadget, passando per la
simpatica vivacità di tanti tifosi provenienti da tutto il mondo con le loro
bandiere multicolori e finendo ovviamente col passaggio dei ciclisti
professionisti che, pur poco durevole, regala sempre infiniti brividi.
La tappa di
Bologna del Tour è stata uno spettacolo sia all’arrivo sia soprattutto sul San
Luca, a pochi km dalla città, dove tanti protagonisti si sono dati battaglia
lungo l’ascesa costeggiata dai famosi portici.
Bello anche
il momento delle premiazioni, in particolare della maglia gialla del leader
della corsa, che ottiene in premio ogni volta che la indossa anche un leoncino in
peluche, “trofeo” che tanti tifosi come me vorrebbero da tempo avere.
Mi colpisce
sempre, quando mi reco al Tour, l’imponenza e la perfezione della macchina
organizzativa, sempre impeccabile e tempestiva a fine gara nel rimuovere
transenne, striscioni e palchi per poi ricostruire e smontare di nuovo tutto il
giorno dopo in nuove cittadine di partenza e arrivo.
A Bologna, grazie ad un albergo molto centrale, ho potuto fare nel dopo tappa le mie consuete e rilassanti passeggiate nelle vie principali della città. Una Bologna estiva che non avevo mai visto, che conserva il suo fascino anche in questa stagione con un piacevole cinema gratuito all’aperto in Piazza Maggiore e una bella atmosfera vacanziera nel corso del weekend.
E’ sempre bello inoltrarsi nelle viuzze vicino alla piazza principale, piene di localini dove affluisce tanta gente all’ora dell’aperitivo. Tra una visita in libreria e un ricordo di tanti locali storici (e non) dove sono stato tante volte, non poteva mancare anche in questa occasione qualche golosa sosta culinaria.
L’indomani invece ho fatto tappa (è il caso di dirlo) a Piacenza per vedere ancora i corridori del Tour e per scoprire una città che non conoscevo.
Ho avuto poi il tempo di visitare questo capoluogo, molto attraente sia per le sue belle e ampie piazze (piazza Cavalli, piazza Duomo, piazza Sant'Antonino) sia per le chiese, le attrazioni artistiche e gli eleganti negozi.
Ho ovviamente avuto anche il tempo di assaggiare alcuni vini e piatti tipici piacentini, nonostante la cucina del luogo non sia esattamente estiva.
Ho scelto l’antica
trattoria dell’Angelo in cui ho degustato tra l’altro dell'ottimo vino
Gutturnio(secco) e i ben noti “Pisarei e fasò”, degli gnocchetti di
pangrattato e farina con fagioli, cotiche e lardo.
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