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4 marzo 2022

Rigatoni à la mode de “pizza di scarole”


Nel mio blog, che ha la “veneranda” età di 15 anni, credo di non aver mai pubblicato la ricetta di un monumento della cucina napoletana, la pizza di scarole.
Un piatto che si mangia tipicamente alla vigilia di Natale ma non solo e che nella mia famiglia viene preparato spesso.
Contrariamente alla tradizione, la gusto utilizzando la pasta sfoglia, che adoro, invece che la più tradizionale pasta per pizza che la rende a mio avviso più pesante, almeno apparentemente. Certo, anche utilizzando quest’ultima, è comunque buonissima, magari cotta in forno a legna…
Pur non avendo mai pubblicato la ricetta di questa splendida focaccia (ottima anche la mattina, fredda, in occasione della prima colazione), sul mio blog troverete comunque qua e là diverse citazioni sulle scarole e sulla relativa pizza. Ed anche una pasta asciutta preparata con gli stessi ingredienti del suo mitico ripieno.
Molti anni fa avevo pubblicato infatti al riguardo un mio piatto tratto da una ricetta di Libera Iovine, grande chef procidana e ischitana di adozione, che aveva preparato una pasta con crema di scarole davvero molto buona.
Detto ciò, dopo aver assaggiato di recente in pausa pranzo delle buone penne con scarole (non ridotte a crema stavolta, ma intere), ho voluto replicarle a casa.
Ecco allora la ricetta di oggi. Non è necessario nemmeno descriverla troppo. Ho messo in padella, ripassandola, una scarola appena bollita dopo aver fatto soffriggere in olio evo dell’aglio a pezzetti, delle acciughe, dei pinoli, delle olive nere di Gaeta e dei capperi.
Ho aggiunto pochissimo sale e poi ho fatto saltare nella stessa padella dei rigatoni scolati al dente, aggiungendo un po’ di acqua di cottura degli stessi. Et voilà. Il gioco è fatto.
Ed ho ottenuto un piatto cromaticamente e sensorialmente bellissimo e buonissimo, che vi invito a provare.
Bon appetit!

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