Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

17 febbraio 2017

Fourme d'Ambert in carrozza di pain d'épices


Una delle cose di cui mi vanto nella mia ormai quasi decennale attività di foodblogger è che non prendo quasi mai spunto, nelle mie ricette, dalle innumerevoli riviste o libri di cucina esistenti.
Le ricette che preparo e pubblico sul mio blog spesso provengono da spunti casuali, che si perfezionano poi sulla base di idee che mi balenano in mente dopo averci pensato un po', non necessariamente in un unico momento. E anche la ricetta di oggi nasce in questo modo.
Ecco le fasi della sua "genesi":

- avevo acquistato un ingrediente di base, il buonissimo pain d'épices, che poi non ho usato per qualche tempo;
- ho cercato di trovarne un utilizzo non banale;
- ci ho pensato un pò e mi è venuto in mente che il pane raffermo (o non utilizzato da molto) può trasformarsi in una buonissima mozzarella in carrozza;
- col pain d'épices, come ho potuto constatare anche in Auvergne, ci stanno benissimo gli ottimi formaggi erborinati francesi.

Perché allora non preparare una Fourme d'Ambert (fantastico formaggio erborinato della regione francese dell'Auvergne) in carrozza di pain d'épices?


L'idea, dopo il necessario test per passare dalla teoria alla pratica, si è rivelata molto interessante e gustosa.
Ecco allora la ricetta, che in maniera "cialtrona" vi dò senza fornirvi i quantitativi esatti degli ingredienti (non preoccupatevi, vi verrà sicuramente bene lo stesso ;-) :


Tagliare a fette non troppo spesse del pain d'épices raffermo e con lo stesso formare dei panini con all'interno una dose generosa di Fourme d'Ambert (se non la trovate agevolmente, potete utilizzare del Roquefort o del Gorgonzola). Infarinare i panini e immergerli poi nell'uovo sbattuto leggermente salato, rigirandoli ogni tanto, in modo che assorbano per bene il liquido, diventando più morbidi.
Friggere il tutto in abbondante olio, fino a doratura e servire quasi immediatamente.
Un'ottima entrée che, già ben equilibrata di suo, potrebbe essere comunque abbinata a qualche buona marmellata (quella di mirtilli di Auvergne mi sembra decisamente appropriata) e/o ad un vino dolce ma non troppo (e aromatico), come l'ottimo "Domaine de Pellehaut, l'été gascon blanc" che ho scoperto poche sere fa al Palatino bistrot di Roma.
Provate questa ricetta e ditemi cosa ne pensate. Vive la France! ;))

Nessun commento: