Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

29 ottobre 2010

Una guida per noi foodies

I foodies sono delle persone particolari. Si emozionano per il buon cibo, si esaltano nel fotografare un piatto, sono felici quando scoprono un luogo dove si mangia bene, viaggiano e fanno kilometri per cercare e trovare un prodotto tipico o qualcuno come loro che condivida le loro stesse passioni.
Insomma sono un pò come i tifosi di una squadra di calcio, che per i loro colori sono disposti a tutto.
E la guida che è stata presentata ieri alla Città del Gusto del Gambero Rosso sembra fatta proprio su misura per loro, gli amanti “non superficiali” del buon mangiare e bere.
E’ una guida se vogliamo inconsueta, costruita anche sulla base delle “dritte” di autorevoli foodblogger, oltre che dal competente gruppo di lavoro del Gambero Rosso.
La guida presenta non soltanto indirizzi di ristoranti, ma anche la descrizione di luoghi dove si acquista street food di qualità, di panetterie, gelaterie, negozi di tipicità gastronomiche, oltre che di pizzerie a taglio, paninerie, locali da aperitivo (quelli buoni e non solo alla moda), ecc.
Finalmente si trovano indirizzi di luoghi sfiziosi, a volte di prezzo contenuto a cui si contrappone l’alta qualità dei cibi offerti. E’ proprio quello che cerco io quando voglio trovare locali intriganti, dove si mangia bene senza necessariamente far ricorso ai grandi ristoranti e ai nomi più noti.
Ho l’impressione quasi che si tratti di una guida “talent scout” di locali inediti, che esprimono in vari modi l’eccellenza enogastronomica. Senza con questo voler dire che in questa guida non siano presenti locali già famosi e ampiamente noti.
Nella prefazione della guida si legge che il “foodie-tipo” è uomo, di età tra i 25 e i 54 anni e single (o che fa capo a coppie senza figli). Ebbene io che mi ritengo un foodie che ha le caratteristiche che avete letto sopra, rientro anche perfettamente nel profilo di sesso, età e stato civile del perfetto food lover…Meglio di così…
Leggendo l’interessante guida, mi accorgo che tra gli indirizzi golosi elencati ve ne sono alcuni che modestamente ho scoperto da solo, come l’ottima panineria ‘Ino a Firenze o l’enoteca Uve e Forme, non lontana dal mio ufficio.
Ma noto anche che vi sono dei posti segnalati a Roma che ancora non conosco e che già non vedo l’ora di sperimentare, magari in compagnia proprio dei foodblogger che erano presenti al lancio della guida (StefanoDaniela, Sandra e i Fooders, oltre alle efficienti ragazze del team del Gambero Rosso).


Un posto che vorrei presto visitare, ad esempio, è la Boulangerie San Bartolomeo, la cui descrizione mi intriga molto.
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Last but not least il buffet offerto in occasione della presentazione. Ovviamente il cibo è stato decisamente all’altezza della situazione. Ho degustato le invenzioni del geniale Moreno Cedroni che ha proposto le principali specialità del suo locale Anikò (in particolare le fantastiche tapas di “salumi di pesce” e la “simmenthal di pesce”, nella foto in alto).

Le "tapas" di pesce firmate Moreno Cedroni

Ho assaggiato inoltre i prodotti e i fritti dell’antica (e mitica) focacceria San Francesco  (compreso il pane c’à meuza) e un’ottima carne cruda e cotta di razza bovina Limousine.


Come rinunciare allo street food dell'Antica Focacceria San Francesco?


Anche se sono arrivato in ritardo e non ho potuto assaggiare i dolci di Corrado Assenza (Caffè Sicilia, Noto), devo dire che l’evento è stato davvero piacevole e invito tutti voi a consultare questa guida, che vi aiuterà e (appunto) vi guiderà nelle vostre scorribande enogastronomiche e gastronautiche lungo tutto lo stivale.

16 commenti:

Max ha detto...

Consulteremo, consulteremo...

Lefrancbuveur ha detto...

@Max: ...e sperimenteremo, sperimenteremo ;))

@nn@m@ri@ ha detto...

Maestro, la guida copre tutta la penisola o, come al solito, l'Italia finisce a Roma? Grazie per questa recensione, molto interessante.
Annamaria

Lefrancbuveur ha detto...

Ma cerrrrrto che copre tutta la penisola. Di Napoli e dintorni ci sono begli indirizzi. Quali conosci e pensi ci possano stare in questa guida?
ciao
Enrico

annamaria ha detto...

davvero non saprei dirti e spero che non sia come la guida Michelin dove per essere iscritti bisogna pagare (lo so perchè mio padre aveva un ristorante e gli fu proposta la pubblicazione ma dietro compenso). Di certo molti locali "meritevoli" sono eslusi perchè non molto pubblicizzati. Può darsi che ci troverò le pizzerie dei miei zii! Ti farò sapere.
I soliti noiosi complimenti, ecc, ecc
Ciao

Gio ha detto...

bella recensione vada a vedere se dalla feltrinelli in centro è già dipsonibile buon we!

Lefrancbuveur ha detto...

@Annamaria: della guida Michelin so poco, quindi non posso dir nulla. Penso comunque in generale che quello che dici non succeda nelle guide. I locali anche meno pubblicizzati, se valgono, sono elencati eccome. Comunque, a parte questi discorsi, quando vengo a Napoli, verrò a trovarti e sperimenterò anche le pizzerie dei tuoi zii ;))

Grazie Gio e a presto!

Anonimo ha detto...

Ciao Enrico, bell'articolo! Anche io ho scritto qualcosa qui http://saporitoblog.wordpress.com/2010/10/28/piacere-sono-un-foodie/

Maurizio

P.S. Il dolce alla nocciola di Corrado Assenza era spaziale! Un'elogio alla tradizione del Piemonte e agli ingredienti siciliani. ;-)

federica ha detto...

wow..ho l'acquolina in bocca!!!bella e interessante questa guida...gazie per l'informazione!

Lefrancbuveur ha detto...

@Maurizio: grazie! Avevo letto anche il tuo post. Eh, lo so che mi sono perduto delle delizie di Corrado Assenza. Ma la prossima volta non me le farò scappare...A presto!

Di niente, Federica. Vedrai che anche su Roma ci sono locali molto interessanti.

Lefrancbuveur ha detto...

Mi sono accorto solo ora (da un altro computer) che le foto non erano allineate nel modo che volevo. Me ne scuso con i lettori!

Daniela ha detto...

Un articolo molto interessante. ciao Daniela.

@nn@m@ri@ ha detto...

precisino...

Lefrancbuveur ha detto...

Grazie Daniela!

@Annamaria ;)

Kittys Kitchen ha detto...

Quindi la guida merita?
Mi hai incuriosito molto con questo tuo post... Deve essere stata una bella occasione anche per fare qualche assaggino goloso!

Lefrancbuveur ha detto...

@Elisa: Secondo me, sì. E poi in effetti valeva la pena esserci anche per quello che si è mangiato...