2 ottobre 2007

I testaroli della Luni


Questo post probabilmente avrebbe dovuto essere pubblicato quando l’Italia ha vinto i mondiali più di un anno fa…
Ma penso che sia attuale lo stesso, perché può rappresentare un simbolo della famosa dieta mediterranea, che ha nel nostro paese uno degli esponenti più alti.
La “pasta” che si nasconde sotto la bandiera italiana è rappresentata dai cosiddetti Testaroli, di colore grigio chiaro e composti di farina integrale, acqua e sale. La pasta ottenuta da questi ingredienti viene poi cotta su particolari dischi di terracotta (tempo fa) o di ghisa, detti appunto “testi”, da cui deriva il nome.
La loro origine risale all’antica Roma e alla vecchia città romana di Luni. Si tratta di un prodotto che si realizza in quella bellissima zona che è la Lunigiana, al confine tra Liguria e alta Toscana, in particolare nel pontremolese.
Tagliati a grosse strisce o in modo irregolare, si mangiano abitualmente col pesto genovese (verde della bandiera) o più semplicemente con olio buono e parmigiano (bianco della bandiera) o al pomodoro (rosso della bandiera).
Si abbinano bene a vini rossi, come quello dei Colli di Luni.
Buonisssssimi!

26 commenti:

  1. Sarebbe difficile fare la pasta colla bandiera francese, al meno di avere voglia di fare il pesto colla pintura blu...

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  2. Ma sai che non ne avevo mai sentito parlare?! bellissima l'idea della bandiera ah ah ah!
    ciao un bacio!

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  3. Proprio belli! Un tris da provare, e un'idea per tante occasioni... E devono essere anche molto buoni, complimenti!

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  4. per denis:
    si, ma una tua collega francese ha fatto una pasta blu al seguente link:
    http://beaualalouche.canalblog.com/archives/2007/09/02/6070306.html

    per viviana:
    grazie! non si finisce mai di imparare, eh?

    per anna:
    gi� proprio buoni! non so per� se si trovano a roma i testaroli. me li ha portati uno zio cha abita a sarzana in liguria, nella loro zona di produzione

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  5. Che bell'idea del piatto tricolore!! Non conoscevo questo tipo di pasta, ma in genere preferisco la pasta fatta in casa senza uova! Ciao, Alex

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  6. in alcune zone della lunigiana si chiamano panigacci, anche se non sono proprio la stessa cosa...
    Comunque sono da provare anche al sugo, con la nutella, e (buonissimi) con semplice olio e formaggio.
    Ci sono diversi locali da quelle parti specializzati proprio in questa tipicità

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  7. Bontezzosi! Io in cambusa ho della pasta al grano saraceno... che dici, puó andare bene lo stesso? Mató, che fame!

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  8. per alex: grazie!

    per innovatori: i panigacci sono più che altro focacce, però

    per mimmi: ho visto il tuo sito, molto bello! penso che la pasta tipo pizzoccheri possa andar bene lo stesso per fare una bella bandiera, però assaggiali prima o poi i testaroli, sono proprio buoni!

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  9. su questo post c'è anche un commento del blogger "caravaggio" nel post più in giù :-)
    ciao a tutti!

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  10. Non avevo mai sentito parlare dei testaroli, sicuramente sono buonissimi: la farina integrale è buona e "grezza", mi piace moltissimo.
    ciao
    Grazia

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  11. proprio l'altro giorno leggevo di questa ricetta,adesso devo proprio farli ;-)
    Bravissimo!

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  12. Dimenticavo,ma una volta cotti sul testo nn vanno poi anche bolliti?

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  13. buona giornata quando posti la pattona essendo questo periodo di castagne? ho appena postato risottino insolito ciao

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  14. per grazia:
    si, devi assaggiarli!

    per lory:
    grazie!si, devono essere bolliti. si vendono anche sottovuoto e poi vanno bolliti

    per marcella:
    spero presto. vado a vedere il tuo blog per il risottino!

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  15. Com'è che diceva Aldo (aldo giovanni e giacomo): "Ma perché sono sempre l'ultimo a sapere le cose?" ... devo proprio dormire in piedi ...
    Comunque mi piacerebbe perché visto che la zucca in quasti periodi abbonda, ho fatto incetta di ricette e buttato anche giù qualcosa di mio da sperimentare.
    Devo solo convincere quel pelandrone di mio marito: è allergico al centro storico.
    Io accetto l'invito, anzi ho anche qualcosa con le erbe provenzali, tu che proponi?
    Marika

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  16. Ho visto la pasta blu. Bah... :-( fa schifo, certamente sono poco nazionalista ma mi piace di più il verde genovese...

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  17. Per Marika:
    hai ragione, avevamo detto di scambiarci qualche ricetta con fines herbes o herbes de Provence. Presto la posterò.

    Per Denis:
    in effetti la pasta colorata blu di “Beau à la louche” fa un pò senso e secondo me anche male, visto il colorante...

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  18. @Lory: se ti piacciono te li procuro io! Non sono genovesi, ma li fanno in tutta la Liguria.
    @lefrancbuveur: bene il verde genovese, bene anche il burro e parmigiano... ma il tricolore nooooo!!! hihihi, comunque la foto è carina :-)

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  19. grazie K!
    parmigiano e olio, niente burro... perchè no il pomodoro? li si mangia anche con quello...
    a genova com'è il galata museo del mare?

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  20. ciao, ma lo sai che proprio oggi cercando qualcosa di sfizioso da fare mi sono soffermata sulla ricetta dei testaroli al pesto!!! Quanto è piccolo il mondo delle volte! la tua versione tricolore è molto scenografica!
    Ciao Giulia :)

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  21. grazie giulia,
    ma tu abiti in zona "testaroli"?

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  22. Ciao! Si direi proprio di si, abito a Seano, nel comune di Carmignano, la zona di Artimino... in provincia di Prato, ma sono di Firenze! Mi posso definire una toscana doc!
    Ciao e buona giornata Giulia

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  23. Niente zucche domenica, mi sono arrivati freschi freschi 5 litri di mosto. Potevo desistere e non preparare qualcosa? IO? Naaaaaaaaaaaaaaa ...
    Ciao!

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  24. interessante, marika!
    ma il mosto d'uva è simile alla saba emiliana? mi interessa molto l'impiego nei vari piatti. tipo sulle carni, sui dolci, ecc.
    fammi sapere come l'impieghi.
    ciao

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  25. ma il testo che dici tu è simile al testo romagnolo per la piadina?

    mamma mia che trionfo di sapori questo piatto!

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...o una goccia di acqua salata