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20 ottobre 2017

A cena da Flora


In Italia vi è la consuetudine di considerare gli alberghi principalmente come luoghi dove pernottare. Ad eccezione di pochi casi e a differenza di quanto avviene all'estero, scarsa considerazione viene fornita quindi ai ristoranti degli alberghi, intesi come luoghi di ritrovo per pranzi, cene, aperitivi e quant'altro.
Ebbene, andare all'inaugurazione di un ristorante che è anche il ristorante di un grande albergo mi ha fatto sperare che questo paradigma venisse finalmente disatteso. E dopo la cena inaugurale questa mia speranza ha ottime ragioni per divenire una certezza, in forza della bella esperienza enogastronomica da me vissuta.
Nel caso specifico mi riferisco al nuovo ristorante del Rome Marriott Grand Hotel Flora, denominato appunto Flora, situato nella parte alta di Via Veneto, una delle strade più affascinanti e famose di Roma, celebre a livello mondiale per la sua “Dolce Vita”.
Il Flora è un luogo elegante e raffinato all’interno di uno dei grandi, storici alberghi di Roma, dove hanno soggiornato grandi esponenti della politica e dello spettacolo. Un edificio in stile liberty nato nei primi del ‘900, appartenente alla “Salvatore Naldi Group” (società partenopea con una grande tradizione nel settore alberghiero) e dal 2001 sotto il prestigioso brand Marriott.
Il nuovo ristorante Flora (che rivolge la sua offerta non solo ai clienti dell'albergo) coniuga lo spirito cosmopolita del posto con uno stile italiano e mediterraneo ed ha l'obiettivo di dare nuovo splendore a un luogo che già gode di per sé di un respiro internazionale. Dalla sua cucina escono piatti raffinati e contemporanei, che nascono da una grande ricerca sulle tecniche e sugli ingredienti.


Il tutto nasce da un progetto ambizioso per la cui realizzazione, vi è stato il coinvolgimento di grandi professionisti. Tra questi, Maurizio Cortese amministratore delegato della Cortese Way, agenzia napoletana specializzata nell’organizzazione di eventi pubblici e privati e nella consulenza per l’apertura di nuove realtà legate al food.


Come sostenevano i vecchi cronisti della stampa sportiva afferma Maurizio Cortese - una squadra di calcio per essere vincente deve avere un portiere e un centravanti forti su cui puntare. Nel caso del Flora ho deciso di scommettere su Raffaele De Mase, come Executive Chef e su Antonella Cardella nel ruolo di Restaurant Manager. Alle loro spalle vi è una squadra talentuosa e affiatata, scelta sulla base della professionalità oltre che per il fattore umano, elemento assolutamente non trascurabile”.
A guidare la brigata di cucina è quindi il giovane Raffaele De Mase, napoletano di nascita e romano d’adozione con alle spalle importanti esperienze come quella al fianco di Heinz Beck. La sua è una cucina mediterranea, solare, basata su una materia prima di qualità e sul concetto di stagionalità, con un occhio sempre attento alle tendenze internazionali, visto il contesto. Pochi sono gli ingredienti che accompagnano la maggior parte dei suoi piatti, proposti in diverse consistenze per creazioni equilibrate che incuriosiscono e stupiscono il cliente.


Qualche esempio? Tra gli antipasti è consigliatissimo e molto interessante il piatto denominato "Radici", che vuol ricordare anche visivamente la terra e i prodotti che sono a stretto contatto con essa, affondandoci dentro (appunto) le loro radici (carote, patate, funghi, topinambur). 


Buono anche il calamaro grigliato con zucca abbinato ad un piedino di maialino e aria di lime, mentre tra i primi merita l'assaggio il delizioso tortello di anatra arrosto, spuma di pecorino e polvere di cipolla bruciata.



Nell'ambito dei secondi è assolutamente da consigliare l'ombrina con crema di sedano rapa, pane agli agrumi e maionese di ostrica.


I dolci prevedono poi le proposte firmate dal ventiduenne Baptiste Foronda, giovane talento della pasticceria d’Oltralpe che al Flora, nel ruolo di Pastry Chef, realizza dessert golosi e mai banali (da provare ad esempio il millefoglie, passion fruit, vaniglia e gelato al mango).


In abbinamento ai piatti, una carta dei vini che può contare su decine di referenze, con tante e ricercate etichette made in Italy (Toscana in primis), numerose bollicine francesi e Riesling tedeschi. Il tutto però – spiega la Restaurant Manager Antonella Cardella – è finalizzato ad indirizzare il cliente straniero al di fuori di opzioni “ruffiane” di facile appeal nell’ambiente di via Veneto.


Al Flora, infine, è frequente la richiesta di pasteggiare con il bere miscelato ed è per questo che all’interno del progetto ricopre un ruolo di primo piano il Bar, con possibile utilizzo anche del grazioso dehors. Qui l’ampia e interessante carta dei cocktail si sposa con un’offerta food concepita dallo chef De Mase per pasti veloci ma gustosi e curati. E sono due i cocktail creati appositamente dai competenti e preparati barman di Flora: il buonissimo Midnight Witch, con vodka alla cannella, Strega, cointreau, succo di limone e sciroppo di camomilla e il Beetonic con gin Mare, acqua tonica, aria di rapa rossa, crosta di burro e sale alle erbe.


Non mancano i distillati, con tante interessanti etichette e numerose “chicche” per intenditori.

Ristorante Flora c/o Rome Marriott Grand Hotel Flora

Via Vittorio Veneto, 191 - 00187 – Roma
Tel + 39 06 489929 - E-mail: info@grandhotelflora.net
Giorni e orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 22.30.
Coperti: 40. Presente un tavolo “conviviale”

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