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18 agosto 2016

Una feijoada… olimpica


Sono in corso delle affascinanti Olimpiadi a Rio de Janeiro, che tante belle soddisfazioni stanno dando allo sport italiano, con medaglie di più o meno alto pregio che piovono direi quasi copiosamente.
Il Brasile, poi, è un paese splendido che vorrei quanto prima visitare per la sua incredibile natura, la sua cultura e naturalmente per il suo ottimo cibo.
A tal proposito, un piatto simbolo, orgoglio nazionale del Brasile, è la feijoada, un’elaborata preparazione a base di fagioli neri, riso e carni miste di maiale e manzo.
E’ un piatto abbastanza complesso, che ho voluto provare a preparare anche se, dato il caldo attuale, non è il massimo da mangiare in estate.
Ho comunque fortemente personalizzato la ricetta, perché quella originale prevede in prevalenza tanti parti del maiale (comprese orecchie, coda, piede, frattaglie) e dei contorni che non sempre sono di facile reperibilità o che non ho voluto utilizzare.
Come carne di maiale ho invece usato solo le costine, che sono incluse nella ricetta originale e che sono un tipo di carne che adoro perché gustosissima e morbida.
Ecco allora gli ingredienti di questa ricetta, per un paio di porzioni:

400 gr di costine di maiale
5-6 fettine di pancetta affumicata
1 scatola di fagioli neri già lessati (altrimenti dovrete comprarli e lessarli prima, cosa che allunga di molto i tempi di realizzazione del piatto)
4-5 foglie di alloro
Aglio, cipolla, peperoncino
Olio extravergine
Un’arancia (lo so, non è stagione; ma al supermercato la troverete, anche se proviene dal Sud Africa e il gusto non sarà il massimo; in ogni caso non è un elemento centrale della ricetta e comunque per una volta si può derogare ai principi della stagionalità)
5 tazzine di riso (non ci va il basmati, ma un riso bianco tipo Arborio)
rucola q.b.
vino bianco q.b.

Premetto che sarebbe ideale utilizzare una pentola a pressione per non dilatare i già lunghi tempi di cottura. Io ho usato la mia solita cataplana che da questo punto di vista abbatte il minutaggio della cottura dei cibi.
Ecco come si prepara allora questa feijoada carioca, interpretata alla maniera di Le Franc Buveur:

In una pentola mettere dell’olio extravergine, l’aglio e la cipolla tritati finemente. Far imbiondire e poi aggiungere la pancetta tagliata a dadini, facendo andare un po’.
Inserire le costine e far rosolare per bene, girando di tanto in tanto. Sfumare con del vino, aggiungere del sale grosso, del peperoncino e le foglie di alloro e dopo poco coprire a filo con dell’acqua.
Far cuocere a fuoco lento e coperto per circa un’ora e mezza, girando di tanto in tanto. Se necessario, aggiungere poca acqua.
Dopo l’ora e mezza di cottura, aggiungere i fagioli già lessati con la loro acqua e continuare a cuocere fino a quando la carne è morbida e non si stacca agevolmente dall’osso, anche solo con un cucchiaio (si dovrebbe arrivare a tale livello dopo le due ore di cottura).
Fate molta attenzione perché le ossa della carne potrebbero rilasciare nel sughetto che si formerà qualche loro piccolo residuo o scaglia, che potrebbe essere fastidioso.
A questo punto, dopo aver fatto bollire il riso, è possibile impiattare questa fantastica pietanza, in questo modo: disporre su di un lato carne e fagioli, poi a fianco del riso bianco, poi la rucola condita con poco olio e sale e sopra di essa l’arancia pelata a vivo e tagliata a tocchettoni grossolani.
La combinazione di questi elementi, mangiati assieme, dona al piatto un carattere unico. La grassezza della carne e dei fagioli viene stemperata dal riso, dal sapore fresco e pungente della rucola e dalle note agrumate dell’arancia in una sinfonia di sapori perfettamente abbinati l’uno con l’altro.
W le Olimpiadi, il Brasile e la sua feijoada, un piatto gioioso da mangiare obbligatoriamente in contesti di alta convivialità! ;)

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