Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

28 febbraio 2012

Favolosa Nürnberg


Ho già scritto un paio di post fa che sono ormai tanti anni che vado a Norimberga per lavoro, ma ci sono stato alcune volte anche in vacanza. Ho potuto quindi farmi un’idea sui luoghi, sulle cose interessanti da vedere e su dove andare a mangiare in questa graziosa cittadina della Germania sud-orientale (si trova poco più a nord di Monaco ma anche più ad est).
E’ una città non molto grande, con un centro storico abbastanza piccolo, quasi completamente ricostruito rispetto a come era prima della seconda Guerra mondiale. Alla fine di quest’ultima, Norimberga è rimasta famosa anche per esser stata la sede del tribunale alleato che processò i criminali di guerra nazisti.
Tra i monumenti è molto di effetto la centralissima chiesa di San Lorenzo (Lorenz Kirche), in stile gotico, ma bellissima è anche la chiesa Frauenkirche (Chiesa di Nostra Signora, nella foto), in stile gotico anch’essa, che si apre sull’ampia piazza del mercato, dove ogni giorno ha luogo il "Wochenmarkt", il mercato ortofrutticolo.


La Frauenkirche è anche la chiesa in cui gli Angeli di Natale aprono ogni anno il famoso mercatino di Natale che attira tantissimi turisti. Nella stessa piazza molto bella è anche la fontana di Schöner Brunnen: chi di voi ci andrà, vedrà che molta gente si concentrerà vicino ai due anelli sul relativo cancello. La leggenda racconta che se si esprime un desiderio girando "l’anello d’oro", il desiderio si realizza. L’anello nero invece pare che doni una gravidanza alle donne.
Il centro storico della città è inoltre circondato da mura risalenti al XIV-XV secolo, che presentano circa 80 torri difensive. Norimberga è attraversata anche da un bel fiume e quando c’è la neve acquisisce i connotati di una città da fiaba.
A Norimberga si tiene annualmente la più importante fiera mondiale del giocattolo, visto che gode di una grande tradizione di costruttori di giocattoli. Solo in questa città e nella vicina Furth ve ne sono davvero tanti. L'antica tradizione artigianale del giocattolo si è ora ormai trasformata in industria. Ed è assolutamente da visitare il museo del giocattolo ed i tanti negozi di giocattoli della città.
Un’altra fiera mondiale importantissima che si tiene in questa città è quella sul biologico, Biofach, ed è per questo motivo che annualmente ci vado sempre.

Ragazze in abiti tipici indiani al Biofach

Anche dal punto di vista del food, Norimberga offre molto. In generale, essendo un posto dove fa freddo, la cucina è abbastanza “pesante”, con molti piatti a base di carne di maiale accompagnati dai classici crauti o patate.
Innanzitutto, passeggiando per le vie del centro, uno street food di tutto rispetto è rappresentato da uno dei prodotti simbolo di Norimberga che sono i bratwurst Igp, delle piccole salsiccette speziate cotte alla piastra o sulla griglia. In centro vi sono, non distanti l’una dall’altra, tante bancarelle che vendono panini ripieni appunto di queste ottime salsicce e conditi con salse varie, come quella alla senape o al ketchup.


Ovviamente queste salsiccette si possono degustare anche nei tanti ristoranti del centro. Uno di questi, molto bello oltre che buono, è quello che dà proprio sul fiume che bagna la città. Il ristorante (Heilig Geist Spital) è molto grande, dall’ambiente caldo ed accogliente e si mangia davvero bene. La sua particolarità è anche che i camerieri sono vestiti di antichi abiti tipici.


Qui uno dei must è lo stinco di maiale al forno, ma la carne di maiale è cucinata in molti altri gustosi modi.


Inoltre si può mangiare tra i piatti di pesce anche la carpa, cucinata in altrettante saporite maniere. Prima della carne si può prendere una corroborante zuppa di cipolle che non è come quella di Parigi, ma è comunque molto buona. Per dessert consiglio vivamente delle ottime frittelle di mele con gelato alla vaniglia e panna: sono davvero irresistibili, come la birra che da queste parti è sempre buonissima. 
Un altro posto simile a quello appena descritto ma molto più piccolo è la Bratwurstglöcklein che prepara soprattutto salsicce di Norimberga alla griglia ma anche (finalmente) dei crauti mangiabili e quasi buoni per i miei gusti e a mio avviso una strepitosa insalata di patate. Ottimo è anche lo stinco di maiale bollito (non l’avevo mai mangiato così buono!). La particolarità di questo locale è anche che tutti i cibi vengono serviti in ciotole di rame!


Oltre ai tanti altri ristoranti della città e ottime birrerie dai nomi impronunciabili e di cui non conosco l’indirizzo, per uno spuntino più easy o un pranzo informale a me piace molto Nordsee, una catena di ristoranti che cucina piatti e panini a base di pesce. Non si tratta certo di ristoranti stellati, ma io li trovo comunque buoni e sfiziosi.

Una simpatica immagine in una birreria del centro



In qualche occasione mi è capitato di dormire in un paesino vicino Norimberga chiamato Erlangen.
Anche in questo paese (ad un quarto d’ora di treno da Norimberga) posso consigliarvi qualche bel posto. Ad esempio l’Alter Simpl dove si possono mangiare delle ottime specialità della cucina della Franconia, la regione in cui si trova Norimberga, davanti ad uno scoppiettante e molto affascinante camino.
In generale quindi devo dire che in questa zona della Germania si mangia molto bene e le panetterie fanno un pane davvero buono e in mille varianti. Mi piace tantissimo ad esempio quello con i semi di zucca che è presente anche nelle ottime prime colazioni degli alberghi cittadini.
Quando vado a Norimberga non vedo l’ora di fare colazione e mi concedo spesso di farla rigorosamente “salata”. Riesco a mangiarmi anche il salmone a prima mattina (qualche anno fa ho battuto il mio record: ho mangiato a colazione persino l’aringa insieme ad una sorta di ketchup!!) ma anche salsiccette, polpette, uova strapazzate, salumi non sempre noti in Italia ed ottimi formaggi.
A colazione a volte si trova anche il lebkuchen il pane tipico speziato di Norimberga, confezionato in scatole di latta dall’aria antica. E' venduto dappertutto, ma quello più buono è preparato nelle panetterie artigianali della città (una di queste è nella foto seguente).


Beh, forse mi sono dilungato troppo e termino quindi qui, ma vi consiglio una vacanza in Germania. I posti sono inaspettatamente belli, ci sono tante cose interessanti e, ancora forse inaspettatamente, si mangia proprio bene!

Ps: dimenticavo: anche la Staedtler, famosa per matite e articoli di cancelleria, è di Norimberga. 

22 febbraio 2012

Il rumore del mare


Dopo tanto freddo ho tanta voglia di primavera, di belle giornate e soprattutto di sentire il rumore del mare.
Il rumore del mare mi ricorda questa bella canzone di Pino Daniele dove alla fine si sente appunto il rumore del mare...
A bientot!

18 febbraio 2012

Cartoline da Norimberga

Neve sul ristorante sul fiume
Sono appena tornato da una missione lavorativa a Norimberga. Nelle serate del dopo fiera (Biofach) ho scattato qualche foto.

Ancora fiocchi questa volta su questa bella torre
Eccole, in attesa di un reportage più approfondito sui ristoranti ed i locali di Norimberga dove vado da tanti anni per lavoro.

Sulle inferriate di questo "cancello" c'è un anello portafortuna che va girato tre volte
Sono quindi in grado di farvi avere un quadro abbastanza completo e fornirvi qualche utile indicazione se doveste andarci.
A presto!

9 febbraio 2012

Nevicano polpette di tonno


In questi giorni sul web molti foodblogger romani hanno postato qualcosa sul grande ed eccezionale evento della neve a Roma. Abbinando a tante foto imbiancate un bel piatto caldo che si è avuto il tempo di preparare per combattere il forte freddo che c’è stato e che c’è tuttora.

La chiesa dei SS. Pietro e Paolo all'Eur circondata di neve ed il laghetto dell'Eur "versione snow"

In questi casi talvolta inizia una corsa a pubblicare il più presto possibile le foto più originali possibile, scrivendo il più possibile. E abitualmente questi fenomeni mi portano a seguire il percorso opposto o non pubblicando niente o pubblicando in forte ritardo (con i miei tempi) quello che mi sento di pubblicare :-))
Ed è proprio quello che pressappoco è successo questa volta.


Bimbo che cerca di spostare "un masso di neve"

Essendo rimasto a casa più tempo del solito rispetto a quello che spendo nelle mura domestiche durante un normale weekend, ho avuto modo di cucinare varie prelibatezze che via via pubblicherò sul blog.
Una di queste è quella che vi propongo oggi: le polpette di tonno e pomodorini ciliegini sott’olio.
Ho voluto provare a fare queste polpette perché le avevo assaggiate in una panetteria piuttosto fornita e trovo davvero che l’abbinamento tonno pomodori secchi sott’olio sia perfetto: voi che ne pensate?
Ecco la ricetta: mescolare il contenuto di quattro scatolette di tonno con del pane raffermo inzuppato nel latte, due uova, del pecorino grattugiato qb, del prezzemolo, dei pomodorini secchi sott’olio sminuzzati (io ho trovato al Carrefour degli ottimi pachino secchi sott’olio davvero notevoli). Facoltativamente ci starebbe bene anche dell’uva passa e un goccino di colatura di alici. Dopo aver ben amalgamato il tutto, formare delle polpette e passarle nel pangrattato. Friggere in olio di semi e servire ben calde, magari accompagnate da una buona salsina ai peperoni. Really good!

La mia povera pianta di rosmarino sommersa dalla neve

Il mio povero albero di limone sommerso dalla neve
 Ed ora lungo tutto il post vi lascio con qualche foto inedita di Roma innevata con relative didascalie. E preparatevi perché da domani Roma probabilmente si imbiancherà ancora…..

2 febbraio 2012

Il n’y a que Maille qui m’aille


Questo contorto scioglilingua non è altro che lo slogan pubblicitario della società Maille, storica azienda francese produttrice di senape. Lo slogan in pratica dice: “C’è soltanto Maille che possa andarmi bene”.
Come ho scritto in un post che racconta il mio recente viaggio a Parigi, sono stato a visitare la boutique Maille a Place de la Madeleine (l’altra sede è a Dijon, “capitale” della senape).
E’ un negozio davvero bello, oltre che per tutti i prodotti a base di mostarda, anche per le suppellettili ad essa collegate, come delle porcellane con tanto di paletta di legno per servire in tavola la senape.
In questo bel negozio ho acquistato due vasetti particolari: la senape al formaggio “bleu” (quindi tipo Gorgonzola) e quella alle pruneaux et Armagnac e cioè alle prugne e all’Armagnac. Ho iniziato ad usare quest’ultimo prodotto e quindi di questo vi parlo oggi.
Questa alleanza “nobile” di frutti maturi con questo distillato ben invecchiato, come si legge nella descrizione del prodotto fatta da Maille “conferisce un blasone goloso a tutte le carni bianche e al pollame. Con il foie-gras, poi, è una rivelazione”.
Ho cercato allora di rispettare pienamente i dettami di Maille cercando una ricetta al tempo stesso semplice e che potesse ben valorizzare questo tipo di senape.
Ecco allora la preparazione, che ho scelto e che ho tratto dall’interessante sito Marmiton.
Si tratta dei bocconcini di pollo alla mostarda di prugne ed Armagnac.


La ricetta è molto facile: si prendono un paio di petti di pollo e si tagliano a cubetti non troppo piccoli. Si fanno poi rosolare in dell’olio extravergine e burro, insieme a della cipolla o scalogno.
A parte, nel frattempo, si mescola la senape con un po’ di panna da cucina amalgamando bene.
Si pone infine quest’ultimo composto nella padella insieme ai bocconcini e si fa insaporire per circa 15 minuti a fuoco dolce.
Il gusto (non troppo forte) della mostarda viene comunque attenuato dalla panna e ne viene fuori una cremina gradevole e non troppo pungente (a rassicurazione di chi non è troppo amante delle senapi che tolgono il respiro, tanto che sono forti….).
Il piatto è veramente gustoso, provatelo. E tutto il merito va a questa senape particolare che conferisce davvero nobiltà al piatto. Bon appétit!