Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

29 aprile 2012

E’ tempo di gazpacho



“Pereira ordinò un’orata ai ferri, Monteiro un deciso gazpacho”
Da Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi


Ultimamente sto assaggiando tantissimi gazpachi. Ho iniziato col provarli (in questa stagione) nella buona enoteca romana "Abitudini e Follie", per cui ho scritto la recensione per Cibando.
Per inciso, Abitudini e Follie (qui la mia recensione) è un locale molto versatile, in quanto soddisfa ogni tipo di richiesta ed esigenza dalla prima colazione alla cena e al dopo cena. Qui il giovane chef, che ha accumulato già diverse esperienze all’estero (Spagna, Messico, Inghilterra), propone una cucina che coniuga i tradizionali sapori della tradizione romana con varianti più innovative e conformi ai dettami del fusion food. Ne viene fuori un menù che è davvero originale, con accostamenti davvero azzeccati e molto particolari e sfiziosi.
Uno di questi era proprio quello di un ottimo tonno scottato alla griglia insieme ad un buon gazpacho di fragole e pomodori. Veramente perfetto l’accostamento, morbidissimo il tonno e ottimo il gazpacho.
E’ stato poi un trionfo di ottimi gazpachi, di altre specialità spagnole e tapas l’aperitivo tenutosi l’altro ieri presso l’esclusivo HClub Doney, il lounge bar del Ristorante Doney appartenente all’Hotel Westin Excelsior Rome.
L’aperitivo è stato organizzato nell'ambito del progetto "Per tutti i gusti" che prevede una serie di eventi che mettono in evidenza l'importanza della tradizione culinaria italiana e non, gestito da Carlo Vischi direttore della collana Trenta Gourmet di Trenta Editore.







E’ difficile dire quale tra le tante tapas assaggiate sia stata la più buona, ma un posto di rilevo merita il pulpo alla gallega, il dolcissimo ed aromatico patanegra, la tortilla, il prosciutto cotto e naturalmente il suddetto gazpacho, servito in un paio di golose versioni.







Il tutto innaffiato, tra le altre bevande, da un’ottima sangria e dalla birra spagnola Estrella.


Una serata piacevole in cui ho rivisto tanti amici blogger e ne ho conosciuti di nuovi, come Iris di Cucinologia.
Il gazpacho torna in questo post anche per la terza volta, perché recentemente l’ho preparato anche a casa (uno di fragole e pomodori), utilizzando una ricetta che ho tratto dal blog Cavolettodibruxelles.



Ho voluto preparare un gazpacho di fragole e pomodori sia perché l’avevo assaggiato con molto gusto da Abitudini e Follie, sia perché le fragole sono un frutto di stagione che adoro.
Ecco la ricetta:

la sera prima, spezzettare due fette di pane integrale, aggiungere 4 pomodori ramati a pezzetti e una decina di fragole tagliate a dadini. Aggiungere sale, pepe, una piccola presa di peperoncino in polvere, mezzo spicchio d’aglio finemente tritato, 4 cucchiai di aceto di mele e un generoso filo di olio d’oliva. Coprire a filo con dell’acqua, mescolare il tutto e mettere in frigorifero. Il giorno dopo, frullare (anche col minipimer) passare al colino (ma io non l’ho fatto, mi piace più grezzo) e servire in bicchierini.

Questo gazpacho può essere servito insieme a delle polpette di tonno, di pesce spada o semplicemente così, senza nulla, ben freddo ora che il caldo sta cominciando più o meno timidamente a comparire…

20 aprile 2012

Ischia a Pasqua #2: Pasquetta con il coniglio all’ischitana



Il bel tempo ad Ischia a Pasqua non c’è quasi stato come avete potuto vedere dal post precedente, ma il giorno di Pasquetta si è “risvegliato” e ci ha concesso una piacevolissima gita nella parte interna e montuosa dell’isola.
Questa scampagnata “fuori porta” si è potuta realizzare grazie alla perfetta organizzazione di Nadia  (twitter.com/precisina), anche lei nell’isola per Pasqua, che ho rivisto con piacere dopo tanto tempo.
Il programma della giornata ha previsto due momenti centrali: 1) mangiata del tipico coniglio all’ischitana in un ristorante alle pendici del monte Epomeo e 2) escursione fino alla cima del monte Epomeo (circa 800 metri di altezza), che domina l’isola.
Per la fase 1) siamo stati al ristorante chiamato “ ‘A quieta” (la quiete, per chi non mastica il dialetto campano) un posto bellissimo situato in collina/montagna ad un’altezza tale da poter godere di uno splendido panorama dell’isola e del mare.


Su una terrazza all’aperto, con una bellissima giornata, senza un filo di vento e con una scoppiettante brace a poca distanza abbiamo mangiato molto bene e siamo stati in ottima compagnia. Compagnia di cui faceva parte più di una lettrice del mio blog e questo mi ha fatto molto piacere!
Il ristorante in cui siamo stati non offre tanti piatti, ma tra questi ovviamente la specialità è il coniglio all’ischitana, preparazione-simbolo dell’isola per quanto riguarda i piatti “di terra”.
Ad Ischia il coniglio cucinato in umido si mangia bene in tanti posti, soprattutto nelle zone interne. Avevo già parlato ad esempio qui dell’ottima cucina del Bracconiere, un ristorante molto interessante dove vorrei presto tornare.
Ed anche questa volta il nostro pasto a base di coniglio è stato all’altezza delle aspettative.
Parlo di pranzo a base di coniglio perché le scelte relative al primo piatto sono tutte ricadute (ovviamente) su dei buoni bucatini al ragù di coniglio, serviti in un fumante recipiente in terracotta.



 Anche il coniglio vero e proprio è risultato davvero gustoso e mi sono lasciato guidare dalle persone di gran lunga più esperte di me nella scelta delle parti più golose, alcune delle quali, pur essendo meno note, sono una vera prelibatezza.



Non c'è più niente, mi sa che abbiamo gradito!

In seguito patatine fritte fatte in casa, insalatina fresca, assaggio di dolce e poi …..pronti per l’escursione.
In verità fare un’escursione con strada ripida ed in salita dopo pranzo non è il massimo, ma diciamo che così abbiamo (abbastanza) ben digerito. La salita, forse un po’ faticosa, è stata però ripagata da un panorama davvero mozzafiato e a 360 gradi su tutte le zone dell’isola.


 Da rilevare che si può compiere l’ascesa del monte anche in groppa al mulo, esperienza che un giorno mi piacerebbe fare.


Discesa abbastanza impegnativa e piacevole caffè finale più vicino al mare a completare la bellissima giornata…E la sera ho scoperto pure di essere abbronzato….

14 aprile 2012

Ischia a Pasqua #1: variazioni del Castello Aragonese


Il maltempo a Pasqua l’ha fatta (quasi) da padrone nella bella isola verde.
Ma il maltempo in un posto di mare è alleato delle belle foto e quindi mi sono divertito a fotografare il fascinoso Castello di Aragona ad Ischia Ponte in diverse condizioni di luce e di tempo.


Inoltre, senza ombrelloni e sedie a sdraio, la spiaggia era più sgombra ed era dato finalmente il giusto e doveroso spazio al mare.


Anche io che sono un habitué di Ischia nei periodi estivi ho potuto godere appieno di questo inedito panorama.


Ne è venuta fuori un galleria fotografica secondo me niente male, che vado a mostrarvi :-)










Il caratteristico quartiere di Ischia Ponte

6 aprile 2012

Auguri di Buona Pasqua con bel un tortino dolce-salato!


Siamo giunti alla vigilia di Pasqua e tutti si scatenano con casatielli, pastiere ed altre preparazioni ancora, tipiche del periodo e prodotte in serie.
Io invece, anche per mancanza di tempo, vi propongo soltanto un piatto “dolce-salato” che avevo preparato qualche tempo fa e che penso possa star bene anche sulle tavole pasquali, sia come antipasto sia (forse) a fine pasto.
L’idea mi è venuta vedendo su Real Time Tv una trasmissione che sto seguendo sempre di più negli ultimi tempi, che è quella di Alessandro Borghese “Cucina con Ale”.
Stimo Alessandro Borghese perché prepara ricette sempre sfiziose, gustosissime e oltretutto facili da eseguire.
Poi il fatto che abbia origini napoletane come me, lo rende ancora più simpatico di quanto effettivamente sia.
Ebbene in una delle sue tante puntate ha preparato dei tortini di verza con fonduta di fontina.
Dall’esecuzione di questo piatto, ho preso spunto per realizzare altri tortini del tutto personalizzati con altri ingredienti (niente di eccezionale ed innovativo, eh).
La cosa interessante di questi tortini è che sono cotti al forno ed “a bagno maria” contemporaneamente, di modo che la base è più croccante, mentre il resto del tortino è morbido e gradevole.
Ho pensato di realizzare dei tortini di pere (che adoro) e Pecorino Romano, guarniti con riduzione di aceto balsamico di Modena Igp.


 
Ho utilizzato due tipi molto interessanti di pere, le Conference e le Decana che sia tra loro che insieme al resto degli ingredienti si integrano perfettamente.

Ecco la ricetta:

Tagliare a dadini 3 pere (due Decana che mi piacciono di più ed una Conference) e saltarle in padella con poco burro, sale e pepe per circa 5 minuti.
Farle raffreddare e successivamente frullarle insieme ad un uovo, della panna fresca e del Pecorino Romano grattugiato (valutate voi la quantità a seconda se preferite che prevalga di più il dolce od il salato).
Versare il composto in degli stampini di alluminio precedentemente imburrati e farli cuocere al forno dentro un tegame nel quale saranno state messe due-tre dita di acqua fredda.
Far cuocere finché la parte superficiale dei tortini non diventa dorata. Sformare i tortini e guarnire con dell’aceto balsamico ridotto.


 
Un piatto davvero delicato ed ottimo. Del resto al contadino non si deve mai far sapere quanto è buono il formaggio con le pere…
Dopo questa originalissima frase inventata da me or ora, vi auguro una Serena e Felice Pasqua! ;-)

3 aprile 2012

Paris, encore une fois…


Street art à Paris

Del mio ultimo viaggio a Parigi non avevo ancora postato alcune foto, alcune delle quali più inedite e meno consuete. Le condivido con voi ora.


La mitica "soupe à l'oignon gratinée"

Anche i piccioni mangiano la baguette!

Una macchina dall'aria molto "femminile"

Lei, Paris
"Graffiti" nel metrò
L'interno del famoso locale "Hotel du Nord"
Un éclair al matcha