Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

2 febbraio 2012

Il n’y a que Maille qui m’aille


Questo contorto scioglilingua non è altro che lo slogan pubblicitario della società Maille, storica azienda francese produttrice di senape. Lo slogan in pratica dice: “C’è soltanto Maille che possa andarmi bene”.
Come ho scritto in un post che racconta il mio recente viaggio a Parigi, sono stato a visitare la boutique Maille a Place de la Madeleine (l’altra sede è a Dijon, “capitale” della senape).
E’ un negozio davvero bello, oltre che per tutti i prodotti a base di mostarda, anche per le suppellettili ad essa collegate, come delle porcellane con tanto di paletta di legno per servire in tavola la senape.
In questo bel negozio ho acquistato due vasetti particolari: la senape al formaggio “bleu” (quindi tipo Gorgonzola) e quella alle pruneaux et Armagnac e cioè alle prugne e all’Armagnac. Ho iniziato ad usare quest’ultimo prodotto e quindi di questo vi parlo oggi.
Questa alleanza “nobile” di frutti maturi con questo distillato ben invecchiato, come si legge nella descrizione del prodotto fatta da Maille “conferisce un blasone goloso a tutte le carni bianche e al pollame. Con il foie-gras, poi, è una rivelazione”.
Ho cercato allora di rispettare pienamente i dettami di Maille cercando una ricetta al tempo stesso semplice e che potesse ben valorizzare questo tipo di senape.
Ecco allora la preparazione, che ho scelto e che ho tratto dall’interessante sito Marmiton.
Si tratta dei bocconcini di pollo alla mostarda di prugne ed Armagnac.


La ricetta è molto facile: si prendono un paio di petti di pollo e si tagliano a cubetti non troppo piccoli. Si fanno poi rosolare in dell’olio extravergine e burro, insieme a della cipolla o scalogno.
A parte, nel frattempo, si mescola la senape con un po’ di panna da cucina amalgamando bene.
Si pone infine quest’ultimo composto nella padella insieme ai bocconcini e si fa insaporire per circa 15 minuti a fuoco dolce.
Il gusto (non troppo forte) della mostarda viene comunque attenuato dalla panna e ne viene fuori una cremina gradevole e non troppo pungente (a rassicurazione di chi non è troppo amante delle senapi che tolgono il respiro, tanto che sono forti….).
Il piatto è veramente gustoso, provatelo. E tutto il merito va a questa senape particolare che conferisce davvero nobiltà al piatto. Bon appétit!

10 commenti:

Yrma ha detto...

Trovo che la senape dia il meglio di sè in preparazioni come questa..una ricetta da seguire, absolument:-) A presto. Bisous

Lefrancbuveur ha detto...

@Yrma: tout à fait ;-)

Gracianne ha detto...

Typiquement français comme recette, je fais ça souvent, avec une moutarde forte normale. Chez Maille j'avais acheté de la moutarde à la truffe, c'était très bon pour parfumer une viande à rôtir. Et tu as raison, cette boutique est très belle.

Lefrancbuveur ha detto...

@Gracianne: effectivement, j'ai vu une moutarde à la truffe à la pompe. Je l'ai goutée et c'était très très bien ;)

Daniela ha detto...

Ecco un'altra ricetta che devo assolutamente provare. Buona settimana Daniela.

Lefrancbuveur ha detto...

@Daniela: poi fammi sapere

Anna Righeblu ha detto...

Sono curiosa di provare questa senape e anche la tua ricetta
A presto

Lefrancbuveur ha detto...

Grazie Anna, anche se non è facile trovare a Roma quello specifico vasetto di senape.

Anonimo ha detto...

Adoro la senape Maille. Grazie per l'interessante ricetta.
Antonio

Lefrancbuveur ha detto...

Ciao Antonio, grazie a te e a presto!