Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

31 agosto 2009

Cibo da spiaggia (e non solo)

Dopo il cibo da partita (precedente post), ecco il cibo da spiaggia. In particolare questo è uno dei cibi da spiaggia (e di strada) dell’isola d’Ischia.
Si chiama ZINGARA, ma sinceramente non so da dove derivi questo nome.
Come potete vedere dalla foto, è un panino tostato composto da due lunghe fette di pane casareccio e ripieno di mozzarella, pomodori, prosciutto crudo, lattuga e poca maionese (capite bene che alle volte mangiare una zingara intera è davvero un’impresa da camionisti).
E’ un panino se vogliamo non molto innovativo, ma buono e dal nome bizzarro che quando vado ad Ischia non faccio mai a meno di mangiare, generalmente in spiaggia. Al solito ve ne sono di ottimi e di pessimi, ma mediamente la qualità è buona.
La zingara si mangia anche di notte (spesso fonda…) dopo essere stati nei locali, in alternativa al classico cornetto, che pur ad Ischia è rappresentato in ottimo modo.
In qualche “rozzo covo di pirati” del porto la zingara a quell’ora è sublime e per me di gran lunga preferibile alle cose dolci (ma io non faccio testo perché amo molto di più il salato…).

27 agosto 2009

Cibo da partita

Torno a Roma in una rovente domenica di agosto. La città è deserta e non cammina una persona. Torno a casa con i mezzi pubblici che a fatica circolano….
Rientro in tempo per vedere alla tv la prima giornata di campionato. Che bello, almeno questo... Ma cosa cenare e cosa "abbinare" alla partita visto che ho poche provviste?
Ma ho del peperoncino (comprato da poco in Calabria), ho dell’aglio e dell’olio, ho come sempre la colatura di alici…Allora il primo è sostanzialmente fatto…:-)
Ecco la semplice ricetta:

In una zuppiera mettere del buon olio extravergine, insieme ad uno spicchio d’aglio tagliato a pezzettini minuscoli, del peperoncino sminuzzato, del prezzemolo, un cucchiaio di colatura di alici e far amalgamare ed insaporire per una decina di minuti.
Nel frattempo cuocere al dente delle linguine, scolarle e dopo aver messo un cucchiaio di acqua di cottura nel composto precedentemente preparato, condire con questa salsetta le linguine.

(che poi l’esito della partita non sia stato favorevole è un altro conto: il piatto era buonissimo e questa è quasi la cosa più importante!)

Buon rientro a tutti!

7 agosto 2009

Buone vacanze a tutti...

....e divertitevi, riposatevi e rilassatevi, magari con qualche bel libro.
Io ve ne consiglio due di Simenon, riguardanti il Commissario Maigret ed ambientati in luoghi estivi:

Ci si risente verso la fine di agosto.
Ciao!

2 agosto 2009

Le Tour è sempre le Tour (e pure Milano…)


Quest’anno, dopo essere stato al Giro d’Italia, sono andato anche a vedere il Tour de France.
Il Giro del Centenario era terminato in una bellissima cornice, quella della capitale,

e andare al Tour è stata quasi una sua naturale continuazione… Al Tour de France (da poco concluso) quest’anno sono stato a vedere la tappa di Annecy.
Annecy è una cittadina dell’Alta Savoia che dista da Torino circa 4 ore (in treno). E’ davvero carina e si trova su un grande lago dalle acque a tratti turchesi, circondata da montagne. E questo paesino, ricco di piccole e graziosissime viuzze in parte bagnate dal lago, ha accolto nel miglior modo possibile il Tour, come solo i francesi sanno fare.


Annecy era traboccante di gente di tutte le nazioni europee e non solo: spagnoli, baschi, catalani, (occorre distinguere tra queste regioni spagnole, perché le loro identità sono molto forti), danesi, belgi, lussemburghesi, tedeschi, italiani (pochi), americani…

Il Tour, come dico nel titolo, è sempre il Tour perché è un tripudio di colori, di bandiere, di gente, di popoli, di festeggiamenti; è la testimonianza tangibile di un’organizzazione perfetta, ed è soprattutto una festa.
Ogni volta che vado in Francia, poi, PER ME COMUNQUE è una festa. Mi faccio sempre “il mio giro” di piatti tipici della zona in cui vado e dello street food francese: non manca mai il croque monsieur, qualche quiche (nella foto con pomodori e mostarda), la baguette con prosciutto cotto e Camembert (questo è un mio personale street food nel senso che me lo preparo io acquistando gli ingredienti :-)).

Trovandomi in Savoia, ho mangiato anche le famose fondute savoiarde fatte con formaggi tipici della zona, tra cui il mitico Reblochon.
Tra le cose divertenti, è stata carina l’idea di un pub di realizzare un cocktail a base di… EPO (il doping del ciclismo) ma l’EPO era composto semplicemente da: Eau (acqua), Pastis (liquore di anice) e Orgeat (orzata); veramente molto buono e rinfrescante!
La “scusa” del Tour mi ha portato poi a visitare anche località limitrofe ad Annecy; in questo caso ho rivisto Chambéry, anch’essa molto bella e circondata da montagne, e Aix Les Bains, centro termale e con un antico Casinò davvero elegante e da sperimentare…
Nell’andare al Tour mi sono fermato anche a Milano, che è innegabilmente una città molto elegante.
Con il tempo a disposizione ho visto molto anche in questa città: ho finalmente visitato una mostra che volevo vedere da tempo che è quella delle ninfee di Monet, ed ho passeggiato per l’elegante centro storico.
Bellissima sempre la Galleria vicino al Duomo dove c’è il “glorioso” caffè “Zucca in Galleria”: come si dice giustamente nel relativo sito, “vi si respira un'atmosfera che sa di cultura e di storia…., vi è “l’atmosfera di quello che è stato il ritrovo di artisti, pittori, letterati, uomini politici, musicisti”. In questo locale si beve inoltre un ottimo aperitivo a base di rabarbaro zucca, selz, scorza d’arancia.

Cena buona, infine, in un onesto ristorantino nei pressi della stazione centrale.
Decisamente un bel week end con un gran Tour... franco-milanese!