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29 marzo 2009

La cucina africana francofona: bibliografia fondamentale

Sono stato recentemente ad un interessantissimo Convegno nello splendido contesto di Villa Medici a Roma (nella foto). Si parlava di cucina africana, nell’ambito delle giornate romane della francofonia.
Il Convegno, coordinato dal bravissimo Nicola Castellani (Chef Kumalé), esperto di cucine etniche, aveva dei relatori di notevole spessore, esperti e rappresentanti illustri della cucina africana che parlavano tra l’altro un francese molto chiaro e facilmente comprensibile.
Il filo conduttore del Convegno è stata la cucina africana come mescolanza di culture di popoli diversi e la sua crescente notorietà, anche se tuttora rimane ancora poco conosciuta. Quello che mi ha colpito è che molti relatori hanno espresso il loro forte senso di appartenenza alle loro nazioni (“j’ai eu la chance de naître au Maroc”, “ho avuto la fortuna di nascere in Marocco”, diceva una relatrice) e questo è per me molto significativo. Ogni volta che sento parlare delle persone della loro terra con entusiasmo, ciò mi affascina molto…

Giardini di Villa Medici "by night". Si vede poco, ma facendoci caso qualcosa si vede...

Sophie Ekoué, la prima relatrice, giornalista e specialista di cultura africana, ha parlato del suo libro nato da un’esigenza di raccogliere la sua esperienza in materia di cucina del suo paese, una volta recatasi all’estero per lavoro. E’ allora da non perdere, se non altro per il “trasporto” e l’entusiasmo con il quale raccontava i motivi per cui è nato, il suo libro “Cuisine et traditions. Recettes d’Afrique (Ed Cauris). Ha poi parlato Fatéma Hal, una delle più grandi esperte di cucina marocchina che possiede a Parigi il ristorante “La Mansaouira”. Anche lei ha scritto degli interessanti libri tra cui “Ramadan, la cuisine du partage” (Ed. A. Viénot) e “Gestes et saveurs du Maroc” (Ed. Stock).
E’ seguito poi l’intervento di Marinette Pendola, scrittrice, che ha raccontato alcuni aneddoti sulla migrazione della comunità italiana (livornesi, siciliani) verso la Tunisia, in cui si utilizzano tuttora nomi di pesci simili a quelli utilizzati nel dialetto siciliano. Anche lei ha scritto un libro chiamato “L’alimentazione degli italiani di Tunisia” (ed. Finzi) che penso sia molto interessante.
Ultima relatrice è stata Kawtar Sounni Benabdallah, moglie dell’ambasciatore del Marocco in Italia che pratica con passione la cucina fusion, nell’ambito della sua inevitabilmente mondana vita diplomatica.
Non tutti i libri citati sono reperibili o tradotti in Italia ma si trovano su internet e chi parla francese potrà godere degli ottimi contenuti.
L’incontro si è concluso con degustazioni di vari cous-cous e altri succulenti piatti della cucina senegalese e marocchina. Di quest’ultima in particolare ho apprezzato (stranamente per me) i dolci, a base di crema, inframezzata in sottilissime e croccantissime sfoglie di pasta dolce.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

ottimo post! veramente interessanti i libri che devo comprare assolutamente.
Ciao
Antonio

Lefrancbuveur ha detto...

Ciao Antonio, grazie della visita e sono contento che tu abbia apprezzato!

Kja ha detto...

Un post veramente interessante, ricco di spunti da approfondire. La cucina africana non la conosco molto, se si eccettua quella marocchina, ma mi incuriosisce quella senegalese. Ho visto che il ristorante e` nel XI, la prossima volta che avro` voglia di cucina marocchina lo provero` di sicuro

Anna Righeblu ha detto...

Un post interessante, anche per la sottolineatura dell'importanza del senso di appartenenza...
Ciao, a presto

Lefrancbuveur ha detto...

Per Kja: grazie! fammi sapere quando ci vai. Lei sembra davvero una persona speciale. L'XI si trova vicino quale metrò?

Per Anna: grazie anche a te!il senso di appartenenza è una cosa che apprezzo molto!

Henriette ha detto...

Bonjour Enrico,
À la lecture de ton blog on ne peut qu'être sûr de ton bon goût, d'ailleurs, je n'en ai jamais douté!
En plus, j'adore ce prénom,
Bisous,
Henriette

Lefrancbuveur ha detto...

Merci beaucoup, tu es très gentile!
Je dis la meme chose de ton blog et...de ton prénom, très pareil au mien...
Ciao et à bientot
Enrico

Acasadiross ha detto...

Mi piace molto questo blog, te l'ho già detto? Bravo Enrico, trovo molto interessante questo post. Bello il senso di appartenenza e la segnalazione di testi e ristoranti, anche se Parigi non è proprio dietro l'angolo. Purtroppo il mio francese è scarso, visto che sono anglofona, però mi sarebbe piaciuto partecipare a questo incontro con degustazioni... ciao, buona giornata.

Lefrancbuveur ha detto...

Grazie Ross, ad averti conosciuta prima, ti avrei invitata. Alla prossima occasione, ti invio in anticipo l'invito :)
Ciao
E.