Il mare, il buon bere, il mangiare bene e...chi più ne ha, più ne metta

28 dicembre 2008

Buon 2009!

Auguro a tutti i miei lettori e lettrici ("palesi" e "nascosti") un felicissimo anno nuovo, sperando che sia migliore di quello che sta terminando.
Che la "strada" indicata da Colombo nella foto, possa essere quella che porta tutti noi alla felicità e al successo.
Buon 2009 e "buon vento", allora!

25 dicembre 2008

Auguri di un ottimo Natale 2008!


Oggi è Natale.
Auguro quindi a tutti Voi un sereno e soprattutto goloso Natale.
Un saluto da Napoli.

Enrico

19 dicembre 2008

Lussemburgo (BE, FR, DE)


Il titolo è per dire che Lussemburgo è una nazioncina che non ha una sua identità, ma è un pò belga, un po’ tedesca e un po’ francese. Del resto le tre nazioni confinanti distano davvero pochi kilometri…La popolazione è al 50% straniera e la comunità estera è principalmente portoghese (non l’avreste mai detto, eh?).
Perché parlo di Lussemburgo? Perché ci sono stato recentemente per lavoro…
Per fortuna la giornata lavorativa non è fatta di 24 ore e quindi verso sera si è più o meno liberi di fare quello che si vuole.
Allora ho goduto di una Lussemburgo addobbata (devo dire parecchio bene) a festa per il prossimo Natale, con negozi eleganti, decorazioni carine nelle strade centrali e un caratteristico mercato di Natale nella centrale Place d’Armes.
In questa piazza c’è questo tradizionale mercatino che trasmette calore, con tante piccole casupole che vendono oggettini tipici, pastori, candele di Natale, chincaglierie varie. Ma al solito nei mercatini di Natale la parte del leone la giocano le bancarelle che vendono cibi.
Street food locale che abbinato a bevande calde e non, rifocilla la popolazione locale o i turisti assiepati allegramente su banconi posti nel bel mezzo del mercato.
Tra i prodotti da citare, i classici wursteloni cotti alla griglia (influenza germanica) o gli hamburger con cipolla che rendono molto succulenti i panini. O ancora dei rosti di patate serviti con mousse di mela, dei potage caldi di vari gusti, utili per contrastare il freddo (non eccessivo a dir la verità) e tra le bevande l’immancabile vin brulé e l’altrettanto immancabile birra (influenze germaniche e belghe, ma direi anche francesi). Tralascio la descrizione dei numerosi dolci, per me poco interessanti, anche se parecchie di voi forse l’avrebbero pensata diversamente…
Ho avuto modo anche di mangiare in buoni ristoranti tipici di influenza perlopiù francese. Una sera ho cenato nella Brasserie Alfa, di fronte alla stazione. Un bel locale stile parigino, Art-déco, con begli specchi e affreschi: da rilevare un ottimo cordon blue con salsa ai funghi accompagnato dalle tipiche frites.
Inoltre nella Lussemburgo sul fiume Mosella (bellissimo e caratteristico il quartiere) abbiamo mangiato in un ex birreria un mitico jarret de porc, una sorta di stinco di maiale al forno servito con crauti (influenza tedesca), patate al forno e fave in umido…

12 dicembre 2008

Un matrimonio (secondo me) perfetto

Un abbinamento davvero ben riuscito è quello, molto semplice, tra prosciutto cotto e formaggio groviera fuso.
Senza inventarsi tante cose strane, questo abbinamento è secondo me davvero perfetto! Penso a due esempi in particolare in cui questi ingredienti sono splendidamente insieme e che provengono ancora una volta dalla mia amata Francia:

- le galettes bretoni (sorta di crêpes fatte con farina di grano saraceno) jambon et fromage (in Francia quando si parla di formaggio senza ulteriori specifiche si intende la groviera);
- il croque monsieur che oltre a questi due ingredienti ha anche una morbida besciamella.

In Italia, al contrario della Francia, si usa pochissimo in cucina il formaggio groviera, soprattutto nella sua forma grattugiata. Se provate a cercarlo in un supermercato non lo troverete mai in questa tipologia. Io l’ho trovato qui a Roma miracolosamente in un supermercato Lidl solo perché offre un sacco di prodotti esteri…
In ogni caso qui a Roma ho scoperto una pizzeria a taglio che fa una buona pizza prosciutto cotto e emmenthal. Si trova a Castro Pretorio appena usciti dalla metro B di fronte alla Biblioteca Nazionale. Una ottima pizza filante, con questi due fantastici ingredienti fusi in un gustosissimo insieme. E credo proprio che questa pizza non abbia eguali, sia come gusto che come originalità (perché non si trova, paradossalmente, altrove…).

(immagini tratte dai siti http://www.grandsfromages.com/ e www.assica.it)

5 dicembre 2008

Avec la mer du Nord.....


...pour dernier terrain vague
Et des vagues de dunes pour arrêter les vagues
Et de vagues rochers que les marées dépassent
Et qui ont à jamais le cœur à marée basse
Avec infiniment de brumes à venir
Avec le vent de l'est écoutez-le tenir
Le plat pays qui est le mien

Avec des cathédrales pour uniques montagnes
Et de noirs clochers comme mâts de cocagne
Où des diables en pierre décrochent les nuages
Avec le fil des jours pour unique voyage
Et des chemins de pluie pour unique bonsoir
Avec le vent d'ouest écoutez-le vouloir
Le plat pays qui est le mien

Avec un ciel si bas qu'un canal s'est perdu
Avec un ciel si bas qu'il fait l'humilité
Avec un ciel si gris qu'un canal s'est pendu
Avec un ciel si gris qu'il faut lui pardonner
Avec le vent du nord qui vient s'écarteler
Avec le vent du nord écoutez-le craquer
Le plat pays qui est le mien

Avec de l'Italie qui descendrait l'Escaut
Avec Frida la Blonde quand elle devient Margot
Quand les fils de novembre nous reviennent en mai
Quand la plaine est fumante et tremble sous juillet
Quand le vent est au rire quand le vent est au blé
Quand le vent est au sud écoutez-le chanter
Le plat pays qui est le mien.

Questa bellissima canzone di Jacques Brel (“Le plat pays”) mi è tornata in mente quando ho visto il gradevolissimo film francese “Bienvenues chez les Ch’tis” (in italiano “Giù al Nord”). Un film molto bello che non a caso ha avuto un successo senza precedenti in Francia.
Il protagonista del film ottiene una destinazione di lavoro indesiderata, nel freddo Nord della Francia (anziché nella calda Costa Azzurra) e non ha proprio voglia di andarci. Così quando prende l’autostrada per recarsi a prendere servizio, pensa con tristezza al grigio Nord e gli viene tra l'altro in mente ciò che del Nord diceva Jacques Brel in questa famosa canzone… Ma il suo trasferimento al Nord non sarà così spiacevole….
Anche io la penso così: il nord della Francia ed il Belgio hanno un fascino davvero particolare, soprattutto i paesini sul mare, e quindi “les plats pays” sono anche… “les miens”!